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“Il mio viaggio in Inghilterra: alla scoperta del suo calcio e dei suoi stadi”, libro di Ivan Ambrosio che parla di calcio, di sogni e di vita

ITALIANI ALL’ESTERO

 

ROMA – Londra è da sempre meta di tanti italiani in cerca di fortuna altrove; questa storia ha però qualcosa di diverso rispetto a quelle che normalmente si è abituati ad ascoltare. E’ la storia di Ivan Ambrosio che nel 2013, a soli 19 anni, lascia la sua Napoli per tentare di realizzare un sogno all’ombra del Big Ben: giocare a calcio. E’ un sogno che molti ragazzi della sua età inseguono anche in Italia, ma realizzarlo lì dove il football è nato ha sicuramente un sapore diverso. Tuttavia la strada dei sogni non è mai in discesa. “Nel giro di un mese mi resi conto che Londra non era lì ad aspettare me: dopo aver lavorato come lavapiatti ed essere stato in un ostello, feci le valigie e tornai a casa”, racconta Ivan che però non si lascia abbattere da quella che lui stesso definisce, a distanza di anni, come un’esperienza fallimentare. Così torna in Inghilterra nel 2015 ma stavolta ci resterà per cinque anni consecutivi, gettando le basi del suo nuovo sogno: inserirsi per altre vie nell’ambiente calcistico, magari guidando un giorno una squadra dalla panchina, e poter raccontare nel frattempo il calcio inglese in un libro. “Nel Lake District di Windermere la mia vita ricominciò, non più con il sogno di calciatore ma di allenatore. Ho fatto il cameriere in un ristorante italiano e ho iniziato a visitare gli stadi: ne ho visti 30 in circa 8 mesi. Ho vissuto a Windermere e poi a Manchester: di nuovo a Londra dal 2017 ad oggi”, apre il baule dei ricordi, Ivan, e ce lo mostra con tutta la carica che contraddistingue un insaziabile cacciatore di sogni. Negli ultimi cinque anni visita gli stadi di Inghilterra, Scozia, Galles, Irlanda e Irlanda del Nord: 320 stadi, dalla Premier League inglese alla nona divisione, assistendo a 132 partite. “In Inghilterra viene data importanza anche ai campionati minori, quelli addirittura amatoriali che si giocano praticamente nei parchi”, spiega Ivan che si innamora di questo rispetto quasi sacro, di questa venerazione che gli inglesi hanno per il calcio.

Così nel 2015 comincia a visitare gli stadi ed è qui, negli anni trascorsi a Windermere, che nasce l’idea di realizzare un libro. “Già all’epoca il mio editore mi chiese di pubblicare un libro ma per me era presto; se non che, nel novembre 2016, mi ritrovai su Sky Sport con Gianluca Di Marzio e lui mi chiese quali fossero i miei progetti. Avevo all’epoca collezionato 110 stadi e gli dissi che il mio obiettivo era arrivare a 300 stadi e farci un libro: lo dissi così, in diretta tv, e mi sono ritrovato obbligato a mantenere la parola data”, spiega Ivan che nel tempo colleziona esperienze di vita vissuta, dentro e fuori dai campi di calcio. “Da quel momento ho iniziato anche a vedere le partite, oltre che a visitare solamente gli stadi, e ho scoperto storie bellissime. Il libro è intitolato ‘Il mio viaggio in Inghilterra: alla scoperta del suo calcio e dei suoi stadi’ – edito da Urbone Publishing – e parla di questo viaggio alla scoperta del football e di me stesso, perché è stato anche un viaggio di vita che mi ha visto crescere pian piano come uomo. Il cuore del libro sono i 52 racconti di calcio inglese: si parte dal nord Inghilterra, nello Yorkshire dove nacque il calcio, e si scende fino giù alla Cornovaglia”, spiega Ivan Ambrosio quale autore di questo gioiello per appassionati di calcio: un libro diviso in 9 capitoli che, di fatto, seguono le nove regioni nazionali. Da Newcastle a Manchester, da Birmingham fino a Londra e giù ancora in Cornovaglia: il tutto racchiuso in 382 pagine, 80 foto a colori e 10 mappe della nazione. La prefazione è stata scritta dall’artefice del miracolo sportivo chiamato Leicester, vincitore della Premier nella stagione 2015-2016, ossia Mister Claudio Ranieri; la postfazione è invece dell’ex campione del Milan stellare dei primi anni ’90, Filippo Galli, vincitore di tre Coppe Campioni con la maglia rossonera. “Se nel 2013 ho vissuto un fallimento poi, provando e riprovando, ho dimostrato che, se si crede davvero in qualcosa, alla fine si raggiunge l’obiettivo. Nel libro c’è molto più del calcio inglese, perché il messaggio è che i sogni esistono e spetta a noi combattere per realizzarli”, prosegue Ivan che tiene per sé il segreto di un decimo capitolo, a sorpresa, nel quale c’è l’autore che realizza un suo sogno nel cassetto. Tornando ai vari personaggi celebri incontrati nel corso del suo cammino, Ivan ne menziona alcuni, oltre ai già citati Ranieri e Galli. “Mister Ranieri è una persona gentile e squisita, è stato subito disponibile ed è riuscito a mettersi nei panni di questo ragazzo in cerca del suo sogno”, sottolinea Ivan evocando quindi altri incontri avuti con Sir Alex Ferguson, Pep Guardiola, Antonio Conte, Gary Neville, Nicky Butt e Jamie Vardy. Un’ultima domanda a Ivan, in questo particolare periodo rientrato in Italia, era d’obbligo: ossia se, nonostante la Brexit e le difficoltà rappresentate dalla pandemia, l’idea sarà tornare, stavolta però definitivamente, in Inghilterra. Segue un attimo di silenzio e poi quella risposta che lascia poco spazio a dubbi: “E’ casa, l’Inghilterra è casa: e quando casa chiama…è così, non aggiungo altro”, conclude Ivan con un pizzico di emozione. (Simone Sperduto/Inform)

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