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Registr. Trib. Roma n.338/2007 del 19-07-2007
INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

120° anniversario della nascita di Ezio Vanoni, Mattarella: “Una personalità capace, da Ministro delle Finanze e del Bilancio, di preparare le premesse per lo sviluppo nazionale e consentire all’Italia di entrare a far parte dei Paesi fondatori dell’Europa unita”

QUIRINALE

 

ROMA – “Nato 120 anni or sono a Morbegno, in Valtellina, Ezio Vanoni è stato una figura di primo piano nella costruzione della Repubblica. La sua eredità di studioso e di statista caratterizza, tuttora, gli ordinamenti più moderni in materia tributaria del nostro Paese”.  Lo dichiara il Presidente della Repubblica Mattarella in occasione del 120° anniversario della nascita di Ezio Vanoni. “A lui, – continua il Capo dello Stato- in una collaborazione che lo unì al futuro Presidente della Repubblica, Luigi Einaudi, si devono le riflessioni che portarono alla redazione di significative parti della nostra Costituzione, come l’art. 53 che recita ‘Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività’, in corrispondenza con il principio di eguaglianza dei cittadini sancito all’art. 3. E come l’art. 81, che oggi recita ‘Lo Stato assicura l’equilibrio tra le entrate e le spese del proprio bilancio, tenendo conto delle fasi avverse e delle fasi favorevoli del ciclo economico’. Riflessioni ispirate ad alcuni degli obiettivi che hanno animato la sua azione, prima della prematura scomparsa. Anzitutto, la necessità di puntare su una crescita strutturale dell’economia finanziata dal risparmio e dall’innovazione piuttosto che   dall’indebitamento pubblico, elaborata con il cosiddetto Piano Vanoni per ‘lo sviluppo dell’occupazione e del reddito in Italia’. In secondo luogo – prosegue Mattarella – la consapevolezza della complementarietà tra imprese a partecipazione pubblica e imprese private per lo sviluppo industriale, garantendo accesso equo alle risorse energetiche. In terzo luogo un rapporto tra mercato e coesione sociale che sapesse contemporaneamente battere monopoli, i loro ingiustificati profitti e il precariato del lavoro, con particolare attenzione alla questione meridionale. Infine, con l’introduzione della dichiarazione dei redditi, saper guardare a un rapporto trasparente e di fiducia verso il contribuente, passando da un rapporto di potere a un rapporto basato sul diritto. Una personalità capace, da Ministro delle Finanze e del Bilancio, di preparare le premesse per lo sviluppo nazionale e consentire all’Italia di entrare a far parte dei Paesi fondatori dell’Europa unita. Alla sua memoria – conclude Mattarella – la Repubblica si inchina riconoscente”. (Inform)

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