direttore responsabile Goffredo Morgia
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INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

Si è svolta ieri una riunione del coordinamento del “Comitato 11 Ottobre d’iniziativa per gli italiani nel mondo”

ASSOCIAZIONI

Tra i temi discussi, le misure di quarantena per i connazionali che rientrano in Italia e l’apertura a espatriati e italo-discendenti delle assunzioni per l’attuazione del piano di resilienza e ripresa

ROMA – Il coordinamento del “Comitato 11 Ottobre d’iniziativa per gli italiani nel mondo” segnala in una nota gli esiti della riunione di ieri, realizzata per “riprendere l’attività dopo la lunga pausa che ha visto il Paese impegnato a fronteggiare la diffusione del Covid 19”.

“La ripresa in atto non deve impedire di prendere in considerazione alcune code della pandemia che non hanno mancato di incidere anche sulle comunità degli italiani all’estero – rileva il coordinamento, che si sofferma in particolare su “due aspetti che meritano l’attenzione delle istituzioni”.

“Il primo riguarda il trattamento riservato agli italiani residenti all’estero, siano essi ‘expat’ o italodiscendenti che, pur in possesso della cittadinanza italiana e in regola con i requisiti per il rilascio del Green Pass (inclusa la vaccinazione con farmaci riconosciuti dalle autorità sanitarie italiane), al momento dell’ingresso in Italia, diversamente che in altri paesi europei, sono obbligati a rispettare la quarantena (naturalmente a proprie spese) – sottolinea il coordinamento, aggiungendo che tale onere è “destinato a gravare soprattutto sul cittadino che proviene dai paesi latino-americani”. Per superare questa situazione, il coordinamento invita le forze politiche, “rispondendo anche alle relative richieste presentate da alcuni eletti all’estero, ad attivarsi per ristabilire criteri di giustizia riguardo ai nostri connazionali all’estero”.

“Il secondo punto riguarda il concorso per l’assunzione nella pubblica amministrazione di giovani con le professionalità necessarie per l’attuazione del piano di resilienza e ripresa, Next generation UE, che in prima battuta ha visto una scarsa adesione sul territorio nazionale. A questo proposito si chiede agli organi competenti di prendere in considerazione l’estensione di questa possibilità e la relativa promozione anche ai giovani italiani che lavorano all’estero, inclusi gli italo discendenti – prosegue la nota, sottolineando come proprio tra questi ultimi “si potrebbero trovare le professionalità giuste per mandare avanti il piano che ci ha affidato l’Europa”. “Una prima misura concreta potrebbe essere quella di immettere una parte di queste risorse, costituita da giovani italiani impiegati con contratti locali presso le sedi consolari all’estero (così come richiesto da alcuni sindacati del Maeci) nei ruoli dello stesso Ministero – suggerisce il coordinamento – in modo da arricchire la rete consolare della grande professionalità e competenza costituita dai giovani italiani all’estero, expat o italo discendenti”. (Inform)

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