CULTURA
L’esposizione dedicata alla celebre artista potrà essere visitata all’Istituto Italiano di Cultura fino al 15 settembre
BELGRADO – “Milena Pavlovic Barilli: una pittrice, 15 fotografi, 30 opere d’arte”: è la mostra inaugurata nei giorni scorsi all’Istituto Italiano di Cultura di Belgrado alla presenza dell’ambasciatore d’Italia in Serbia Luca Gori e della vice prima ministra e ministra della Cultura e dell’Informazione serba Maja Gojkovic.
La mostra – organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura in collaborazione con la Galleria di Milena Pavlovic Barilli di Pozarevac e sotto gli auspici dell’Ambasciata d’Italia a Belgrado e del Ministero della Cultura e dell’Informazione serbo – celebra la famosa pittrice nata a Požarevac da madre serba e padre italiano, lo scrittore e critico musicale Bruno Barilli, attraverso l’esposizione di quindici sue opere accompagnate da altrettanti scatti di fotografi serbi ad esse ispirati.
L’ambasciatore Gori, nel suo intervento, ha ricordato come la biografia e l’opera di Milena Pavlovic Barilli “simboleggino e incarnino perfettamente le relazioni culturali tra Roma e Belgrado, da sempre intense e segnate da grande amicizia”.
Milena Pavlović Barilli fu pittrice e poetessa sensibile e delicata ma al tempo stesso determinata e consapevole delle sue doti artistiche. Il suo percorso di ricerca artistica, che assimila la suggestione dei grandi maestri del passato e di quelli suoi contemporanei – Giorgio De Chirico tra gli altri – raggiunse notevoli esiti personali che le valsero grande notorietà e apprezzamento. Milena Pavlović Barilli mantenne al contempo sempre una certa fedeltà ai princìpi della sua formazione belgradese serbando nel cuore la sua natìa Požarevac. Conobbe e frequentò artisti e letterati del calibro di Jean Cocteau e André Breton ed espose le sue opere nelle più importanti gallerie mondiali, molte italiane, scomparendo prematuramente a New York, dove si era fatta apprezzare tra l’altro come ritrattista ma anche come illustratrice delle maggiori riviste di moda.
La mostra ha aperto i battenti il 24 giugno e potrà essere visitata fino al 15 settembre. Ingresso libero. (Inform)