CULTURA
PALERMO – In “Tutti dicono Germania Germania” trasformò in canto corale tante storie di piccoli comuni eroi: contadini e minatori che, tra gli anni Cinquanta e Settanta, emigravano dalla Sicilia alla volta della Germania. A Palermo, all’età di 98 anni, se n’ è andato il poeta e scrittore Stefano Vilardo che con quella raccolta di 42 storie in versi aveva composto una sorta di “piccolo Spoon River dell’emigrazione” , per citare le parole di Claudio Marabini sul Resto del Carlino (gennaio 1976). Un poema del dolore e della fatica, ma anche della nostalgia e degli affetti. Stefano Vilardo , nato a Delia (Caltanissetta) il 22 marzo del 1922, sapeva cosa voleva dire emigrare: suo padre, come tanti compaesani ,era dovuto partire per l’America per sostentare la famiglia.
La prima edizione di “Tutti dicono Germania Germania” uscì nel 1975 per Garzanti con una introduzione dell’amico fraterno Leonardo Sciascia. Il libro è stato ripubblicato nel 2007 dalla casa editrice Sellerio.(Inform)