ITALIANI ALL’ESTERO
Una lettera del Comites di Zurigo ai consiglieri dei CGIE Svizzera e ai parlamentari della Circoscrizione Europa.
ZURIGO – Porta la firma del presidente Luciano Alban la lettera aperta inviata ieri ai membri del CGIE Svizzera, ai parlamentari della Circoscrizione Europa e, per conoscenza, al console generale d’Italia a Zurigo Giulio Alaimo. Il titolo: “Rilevazioni di criticità per i connazionali residenti all’estero”.
Ne pubblichiamo il testo integrale.
“Le nostre comunità chiedono ai rappresentanti nel CGIE e ai parlamentari dell’estero d’impegnarsi per trovare soluzioni sulle questioni degli italiani residenti all’estero non ancora risolte.
Si elencano alcune posizioni.
‐ Rendere possibile l’iscrizione all’AIRE nel Comune dove si possiede l’unico immobile in Italia.
‐ I titolari di pensioni italiane vengono sollecitati più volte, anche nel corso del medesimo anno, a presentare la dichiarazione reddituale, creando confusione e preoccupazione ai pensionati.
‐ Modificare la normativa sul canone RAI per tutti i domiciliati all’estero che hanno un solo immobile, non locato, in Italia.
‐ In molti casi vengono segnalate della difficoltà, per i residenti all’estero, ad aprire un semplice conto bancario.
‐ Facilitare la possibilità di certificare l’esistenza in vita anche ai patronati essendo la loro funzione riconosciuta e sottoposta a controllo dallo Stato italiano.
Inoltre, è stata più volte ribadita in plenaria la necessità di modificare la legge che regola i corsi di lingua e cultura italiana. Da anni viene rilevata una contraddizione paradossale, si chiede agli Enti gestori di reperire risorse locali per i corsi e nello stesso tempo si obbliga l’amministrazione a scrivere che i corsi sono gratuiti, togliendo la possibilità di chiedere un formale contributo.
Sarebbe opportuno dare riscontro, quanto prima, a queste criticità con risultati che i cittadini si aspettano dalla politica.
Cordiali saluti”. (Inform)