ELETTI CIRCOSCRIZIONE ESTERO
ROMA – La deputata Fucsia Nissoli (FI- ripartizione America settentrionale e centrale) ha presentato un’interrogazione ai Ministri degli Esteri e delle Infrastrutture circa la questione delle patenti di guida in Canada, dove vivono circa 143mila cittadini italiani iscritti all’Aire. Un numero – si legge nell’interrogazione – destinato a salire viste le capacità attrattive – soprattutto verso i giovani italiani – di un Paese che vanta uno tra i più alti livelli di qualità della vita, un ecosistema economico innovativo e dinamico che per il 2022 prevede di accogliere ben 420mila immigrati, il numero più alto degli ultimi anni. Come spiegato dalla deputata nell’interrogazione, gli italiani che stabiliscono la propria residenza in Canada spesso possiedono già una patente di guida italiana in corso di validità, con la quale è consentito guidare per un periodo di tempo che varia a seconda della provincia o del territorio. Successivamente a tale periodo è necessario munirsi di patente canadese ottenuta a seguito di esame, con procedure e percorsi differenziati a seconda della provincia o del territorio, che hanno competenze esclusive in materia. Si verifica di frequente che le autorità locali richiedano ai titolari di patenti estere informazioni o attestati comprovanti gli anni di esperienza di guida che consentono di accelerare il processo di acquisizione della patente di guida canadese. Gli italiani residenti in Canada che intendano usufruire di tali agevolazioni sono tenuti a fornire l’attestato di validità della patente di guida rilasciato dall’Autorità centrale italiana o dagli uffici della Motorizzazione civile. L’attestato contiene alcune informazioni sulla patente, quali i dati anagrafici del titolare, le categorie possedute, le eventuali prescrizioni (ad esempio obbligo lenti, protesi acustiche e altro), la scadenza, la data del primo conseguimento, l’eventuale derivazione da conversione di altra patente estera e gli eventuali provvedimenti restrittivi emessi. Il Ministero delle Infrastrutture italiano ha segnalato che le rappresentanze diplomatico-consolari non possono procedere a rilasciare alcuna attestazione, in quanto competenti in tal senso sono esclusivamente l’Autorità centrale italiana o gli uffici della Motorizzazione civile; inoltre, il citato Ministero ha sottolineato come la procedura per il rilascio dell’attestato si attui esclusivamente quando è l’utente a rivolgersi agli uffici della Motorizzazione civile; pertanto, non è possibile rilasciare alcuna certificazione ai consolati, che spesso fanno da tramite nelle procedure di conversione delle patenti italiane all’estero. In tale situazione, gli uffici consolari sono abilitati solo a fornire informazioni; pertanto, il connazionale titolare della patente di guida dovrà, al fine di ottenere il richiesto attestato, presentare, direttamente o per il tramite di un proprio delegato o di un’agenzia di pratiche auto, apposita istanza presso i predetti uffici corredata della documentazione attestante il versamento dell’imposta di bollo e dei diritti previsti da disposizioni di legge vigenti; l’attestato rilasciato dalla Motorizzazione per avere validità sul territorio canadese dovrà, successivamente, essere legalizzato dalla prefettura competente e poi dall’Ambasciata canadese in Italia. Il documento una volta legalizzato dovrà essere tradotto in inglese da traduttori abilitati. Queste disposizioni creano, indubbiamente, parecchi disagi ai nostri connazionali che devono richiedere tale documento; disagi che paiono incomprensibili soprattutto se si considerano le grandi opportunità che sono offerte dalla transizione digitale e dalla digitalizzazione della pubblica amministrazione e sarebbero superabili autorizzando i consolati a rilasciare l’attestato di validità della patente di guida italiana ai connazionali che ne fanno richiesta. La deputata chiede dunque ai Ministri interrogati se intendano adottare iniziative per risolvere i disagi dei connazionali che vivono in Canada e che devono produrre l’attestato di validità della patente di guida italiana, autorizzando i consolati a rilasciare tale documento. (Inform)