CAMERA DEI DEPUTATI
Comitato sugli Italiani nel mondo e la promozione del Sistema Paese
“Concluso questo primo ciclo di audizioni sull’internazionalizzazione del sistema Italia stiamo pensando di realizzare un’iniziativa pubblica per far conoscere i risultati del nostro lavoro e avanzare delle proposte su questo tema”
ROMA – Si è svolta ieri, presso il Comitato della Camera sugli Italiani nel mondo e la promozione del Sistema Paese, l’audizione informale di Riccardo Maria Monti, presidente dell’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane (ICE). L’incontro completa un ciclo di audizioni dedicate all’internazionalizzazione del sistema Paese. Nelle prossime settimane il Comitato tornerà a riunirsi per l’audizione del presidente dell’Anci Piero Fassino in cui verrà affrontata la questione delle detrazioni fiscali sulle prime case in Italia dei nostri connazionali all’estero. In programma anche un’audizione con il nuovo sottosegretario agli Esteri che avrà la delega sugli italiani nel mondo. Una competenza che al momento non è stata ancora formalizzata. Per saperne di più sull’audizione del Monti abbiamo raccolto la testimonianza del presidente del Comitato per gli Italiani all’estero Fabio Porta.
“Questo incontro con Monti – ha esordito Porta – chiude il primo ciclo delle audizioni dedicate all’internazionalizzazione del sistema paese che è una delle tematiche al centro dei lavori del nostro Comitato. Abbiamo infatti già svolto le audizioni con il segretario generale di Assocamerestero Gaetano Esposito e con il direttore generale del Mae per la Promozione del Sistema Paese Andrea Meloni. Concluse queste tre audizioni stiamo pensando di realizzare, nelle prossime settimane, un’iniziativa pubblica per far conoscere i risultati del nostro lavoro e avanzare delle proposte sull’internazionalizzazione del sistema Italia”. “ Nel corso dell’audizione – ha proseguito Porta entrando nel merito dell’incontro con il presidente dell’ICE – Monti ha illustrato al Comitato la prima fase di riorganizzazione dell’ICE iniziata un paio di anno fa. Abbiamo inoltre riflettuto sulle possibili innovazioni che si possono realizzare alla luce della spending review in atto e quindi di un’eventuale e ulteriore intervento di razionalizzazione e riduzione degli sprechi nel settore pubblico, in questo caso nel comparto della promozione del sistema Paese nel mondo. In questo senso si è quindi parlato della necessità di una maggiore integrazione dell’ICE con l’ENIT anche perché , come è stato detto dal presidente Monti, il turismo è parte integrante della promozione del nostro sistema Paese all’estero. Ci siamo anche soffermati – ha continuato Porta – su altri strumenti della presenza italiana all’estero che si occupano delle nostre imprese come SIMEST e SACE che, essendo entrambi sotto il medesimo ‘ombrellone’ della Cassa Depositi e Prestiti, potrebbero ad esempio essere integrate in un unico organismo. Una novità che comunque comporterebbe il mantenimento di dipartimenti separati che si occuperanno del sostegno alle imprese per quanto riguarda la SIMEST o dell’assicurazione sugli investimenti per quanto concerne la SACE. Un cambiamento che ci consentirebbe di ottimizzare il lavoro svolto da questi enti. Si è comunque parlato di come coordinare meglio il lavoro di chi è presente all’estero per l’internazionalizzazione, al fine di ridurre le spese e aumentare l’efficienza”.
“Un’altro aspetto che è stato posto sul tappeto – ha poi aggiunto il presidente del Comitato – è quello di come raccordare di più la presenza dell’ICE, e quindi della promozione del sistema Paese nel mondo, con la presenza delle nostre collettività all’estero. A questo quesito, posto dai colleghi eletti all’estero, Monti, che conosce molto bene questo settore avendo anche alle spalle una famiglia con esperienze migratorie, ha dato una risposta positiva, dimostrando di essere a conoscenza del forte supporto dato alla penetrazione dell’export italiano dalle nostre collettività nel mondo. Monti ha quindi ricordato che l’ICE, in tutte le realtà dove c’è una collettività, forte e significativa e dove ovviamente vi sono le condizioni per lavorare insieme con il sistema delle Camere di Commercio ma anche con gli organismi di rappresentanza degli italiani all’estero (Comites e Cgie) , ha già posto in essere disposizioni operative volte al coinvolgimento di queste realtà e alla realizzazione di lavori comuni”.(Goffredo Morgia – Inform)