MEDITERRANEO E MEDIO ORIENTE
ROMA – Sabato pomeriggio il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano, ha proseguito il suo giro di colloqui telefonici sull’operazione militare in Siria, con il ministro degli Esteri tedesco, Heiko Maas. Il ministro Alfano ha approfondito con il suo omologo le ragioni della posizione italiana sull’azione militare USA, britannica, francese.
Il ministro Maas ha sottolineato che “la posizione tedesca è identica a quella italiana” ribadendo che, pur non avendo partecipato all’azione militare, la Germania considera l’attacco necessario ed appropriato di fronte all’uso di armi chimiche da parte del regime siriano. I ministri hanno ribadito il comune impegno a sostenere il processo negoziale sotto l’egida dell’inviato ONU Staffan de Mistura, auspicando la collaborazione di tutti gli attori internazionali e regionali coinvolti per prevenire un’escalation.
Sulla stessa operazione militare Alfano ha avuto ieri un colloquio telefonico con il ministro degli Esteri britannico, Boris Johnson. Nello spiegare l’obiettivo dell’intervento, Johnson ha ribadito che non è stata un’azione mirata a favorire un “regime change”, ma a dare un forte messaggio di deterrenza rispetto a nuovi impieghi di armi chimiche da parte del regime siriano.
Alfano, nell’illustrare a Johnson la posizione italiana, ha ribadito l’auspicio che venga scongiurato ogni rischio di escalation nell’area e che a quest’azione militare faccia seguito una ripresa del processo negoziale di Ginevra. (Inform)