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MERAVIGLIE DI VENEZIA – Un drone in volo su San Marco


MERAVIGLIE DI VENEZIA
Progetto della Regione Veneto per la valorizzazione digitale di 400 capolavori d’arte antica .
Un drone in volo su San Marco
VENEZIA – Nel cuore di Venezia, Piazza S. Marco e cortile di Palazzo Ducale per tre giorni sono stati protagonisti di un inedito set fotografico con l’utilizzo di un drone, un dispositivo di pilotaggio remoto. È la prima volta che all’amministrazione comunale autorizza una ripresa con drone sulla città. Da martedì scorso a ieri, alcuni dei principali simboli dell’antica Serenissima sono stati oggetto di riprese video e fotografiche nell’ambito di “Meraviglie di Venezia. Tesori sacri e profani nell’area di San Marco”, il progetto di valorizzazione digitale di 400 capolavori d’arte antica ideato dalla Regione del Veneto e finanziato con fondi comunitari in attuazione di “Shared Culture – Progetto strategico per la conoscenza e la fruibilità del patrimonio condiviso”.
Per riprendere, tra la curiosità di molti turisti, Leone e Todaro (o San Teodoro) sulla sommità delle due colonne di Piazza San Marco, il drone si è alzato da terra fino all’altezza di ogni statua per 24 volte ciascuna. Durante i sorvoli è stato transennato lo spazio sottostante per un raggio di alcuni metri per ragioni di sicurezza e per facilitare il lavoro di operatori video e fotografi. Il drone è stato utilizzato anche nel cortile di Palazzo Ducale, per fotografare le sei statue antiche della Collezione Grimani inserite nelle nicchie della parete dell’orologio di Federico Manopola, e all’esterno della Basilica di San Marco, per riprendere la “Testa del Carmagnola” nel loggiato. Per effettuare le riprese fotografiche dei Tetrarchi, nell’area di Porta della Carta la ditta Space Spa, che sta realizzando il servizio, ha dovuto allestire invece un binario cinematografico a semicerchio per un raggio di 6 metri.
Tutte le operazioni di ripresa e allestimento sono state possibili grazie alla sinergia tra Regione del Veneto, Procuratoria di San Marco, Soprintendenza Speciale per il Patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Venezia e dei comuni della Gronda lagunare, Comune di Venezia e Veritas. Importante è stata inoltre la collaborazione dei titolari delle attività di commercio ambulante che nei tre giorni di riprese si sono spostati dalla loro consueta piazzola di lavoro.
Avviato a settembre, l’intervento darà vita entro fine anno al museo virtuale sul web, accessibile da pc desktop e mobile device, più cospicuo per numero di opere in Italia. Oltre alle riprese di questi tre giorni, a oggi sono state realizzate tutte le riprese fotografiche a 360° in alta definizione e le ricostruzioni virtuali con effetto tridimensionale (virtual object) delle opere del Tesoro di San Marco, dello Statuario pubblico della Serenissima (quest’ultimo anche con scansione laser 3d migliorativa dell’ipotesi di ricostruzione storica) e la panoramica della facciata della Basilica, per un totale di 120 gb di materiale fotografico grezzo.(Inform)
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