SENATO DELLA REPUBBLICA
Ieri il voto di fiducia sul decreto sicurezza bis
ROMA – Con il voto di fiducia al Senato sul decreto sicurezza bis è rimasto inalterato anche l’obbligo di certificazione della conoscenza della lingua italiana al livello B1, da esibire in caso di richiesta di cittadinanza per matrimonio. A segnalarlo è Laura Garavini, senatrice del Pd eletta nella ripartizione Europa e vice presidente della Commissione Difesa, che giudica tale obbligo “oggettivamente eccessivo”.
“Si tratta di un livello molto alto di competenze linguistiche, che prevede anche costi e tempi notevoli, legati al necessario ottenimento dei certificati da inserire nella documentazione richiesta. Per ovviare a questa problematica – spiega Garavini, – abbiamo presentato un emendamento col quale chiediamo di rinunciare a questa pretesa eccessiva. Ma ponendo la fiducia il Governo ha fatto saltare il banco”. “Decadono così tutti gli emendamenti e diventa legge il testo uscito dalla Camera dei Deputati – conclude l’esponente democratica, ribadendo come tale normativa finisca per complicare la vita dei cittadini, “invece di rendere l’Italia più sicura”. (Inform)