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Ital Uil: presentato il Bilancio Sociale 2012

PATRONATI

Ital Uil: presentato il Bilancio Sociale 2012

 

 

ROMA –  Il nono Bilancio Sociale dell’Ital Uil è stato presentato a Roma, presso la sede dell’Istituto di restauro e conservazione dei beni archivistici e librari. Anche quest’anno l’Istituto ha indirizzato gli sforzi nella direzione di conferire maggiore rigore metodologico al documento. In particolare in questa edizione,presentata il 2 dicembre scorso, si è consolidato e affinato l’utilizzo del modello teorico cui già si era ispirata la redazione del Bilancio Sociale 2011, ossia le Linee Guida per la Redazione del Bilancio Sociale delle Organizzazioni No Profit dell’Agenzia per il Terzo Settore.

Parola d’ordine dunque è innovare: “Chi vuole modernizzare deve circondarsi di innovatori che sono persone che rompono la routine sociale, che vincono le resistenze di conservatori di fronte al cambiamento”. Così Alberto Sera, vicepresidente dell’Ital Uil ha introdotto l’appuntamento annuale del Patronato che presenta i risultati della sua attività. “I risultati di un’opera di innovazione si vedono nel tempo- ha aggiunto Sera –  Di certo c’è nell’Ital il circondarsi di persone che rompono la routine, a cominciare dal Presidente, a cui spetta il compito di esprimere i lavori di questa assemblea”.

È stato infatti Gilberto De Santis, presidente dell’Ital, ad entrare nel vivo dell’attività del Patronato espressa attraverso il Bilancio Sociale che “non è solo una somma delle attività svolte dalle varie strutture sul territorio – ha dichiarato De Santis – ma un esempio di buone prassi, nonché un chiaro segno del fatto che in questo Paese il Patronato non è utile, ma indispensabile”.

“Nove anni di Bilancio Sociale dell’Ital nazionale vanno diffusi sul territorio Abbiamo realizzato delle prime “Linee guida” per l’ipotesi di costruzione del Bilancio Sociale delle sedi territoriali dell’Ital Uil”, ha concluso De Santis.

Ad approfondire la svolta metodologica che ha caratterizzato questa edizione del Bilancio Sociale è stata Giovanna Gavana, docente di economia aziendale presso l’Università Insubria. “Uno degli obiettivi di questo bilancio – ha detto Gavana – era quello di rendere l’informazione più efficace e più aderente alla realtà.  Obiettivo reso possibile grazie ad un maggiore partecipazione di tutta la struttura alla costruzione del documento e all’individuazione di un filo rosso che legasse gli  argomenti e le attività del Patronato declinati in tutti i loro aspetti all’interno del Bilancio.”

Nel corso dell’assemblea Francesco Mitarotonda, consulente di organizzazione, ha presentato i risultati di un’indagine rivolta agli operatori delle strutture territoriali del Patronato in relazione al loro grado di soddisfazione circa la relazione l’Ital nazionale. Da questa indagine è emerso come la qualità della relazione con gli interlocutori di Ital nazionale venga valutata positivamente in riferimento alla cortesia, alla capacità d’ascolto, competenza e disponibilità.

Un ulteriore momento di svolta per l’organizzazione del Patronato è l’archivio storico digitale che, come ha spiegato Beatrice Romiti, docente di archivistica presso l’Università la Sapienza di Roma, rappresenta un importante strumento attraverso il quale riorganizzare la propria memoria storica, resa più accessibile e fruibile grazie all’impiego di nuove tecnologie.

Particolare attenzione anche alla comunicazione, a cominciare dai segni grafici di Ettore Vitale, visual designer cui è stata affidata la comunicazione visiva del Patronato; obiettivo è quello di creare un’identità riconosciuta e riconoscibile che passi anche attraverso il linguaggio grafico.

Dal linguaggio grafico a quello social, l’Ital ha infatti rinnovato anche la sua presenza sui social network consapevole dell’importanza che oggi riveste la comunicazione web e del fatto che i cittadini giungono all’informazione attraverso strade complesse e articolate, occupando specifici luoghi nella rete. Il Patronato, il cui scopo è quello di fornire supporto e assistenza a determinate categorie di utenti deve conoscere e presidiare quei luoghi.

A chiudere l’assemblea l’intervento di Carmelo Barbagallo, segretario confederale Uil, il quale ha espresso grande soddisfazione non solo per il lavoro svolto, ma anche per i risultati raggiunti. Un percorso virtuoso quello avviato dall’Ital che mette in luce il lavoro sul territorio dei tanti operatori che contribuiscono a rendere l’attività del Patronato indispensabile per la tutela dei diritti dei cittadini. (Inform)
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