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Inaugurata a Milano la sede del Tribunale Unificato dei Brevetti, Tajani : Questa nuova realtà che difende la proprietà intellettuale è uno strumento per favorire la competitività del nostro sistema

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(Fonte foto X)

MILANO – È stata inaugurata oggi la sede italiana del Tribunale Unificato dei Brevetti a Milano con una cerimonia tenutasi all’interno dell’Aula Magna del Palazzo di Giustizia. Giuseppe Ondei (Presidente della Corte d’Appello di Milano) ha aperto la cerimonia di inaugurazione sottolineando come finalmente si completi la piena operatività del Tribunale Unificato dei Brevetti. “Un risultato importante voluto da tutta la comunità nazionale e al quale hanno dato un contributo il governo, gli enti locali, gli ordini professionali, gli uffici giudiziari oltre che la società civile ambrosiana”, ha rilevato Ondei ricordando che la presenza di questo tribunale riconosce la centralità dell’area mediterranea nel campo dei brevetti, considerando tra l’altro che l’Italia è da sempre vivace in questo settore. “Non è un privilegio ma il giusto riconoscimento dell’importanza dell’Italia”, ha aggiunto Ondei precisando che questo obiettivo deve però essere di stimolo per ulteriori traguardi. “La nuova sede a Milano dovrà favorire l’innovazione”, ha sottolineato Ondei parlando di una rinnovata “cultura del brevetto” ma anche regole comuni a livello europeo per una sempre maggiore integrazione anche nel campo della concorrenza. “Continuiamo a fare sistema per dare lustro all’Italia”, ha concluso Ondei. Antonino La Lumia (Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Milano) ha ricordato come il 27 aprile del 2023 proprio in questa aula magna si riunì il tavolo tecnico e si provò a percorrere l’ultimo miglio per l’assegnazione a Milano della terza sezione del Tribunale Unificato dei Brevetti, dopo quella di Parigi e Monaco di Baviera. “L’inaugurazione di oggi non è solo una cerimonia formale ma la testimonianza del profondo valore che le istituzioni attribuiscono alla promozione dell’innovazione e alla tutela della proprietà intellettuale”, ha spiegato La Lumia sottolineando come questa nuova autorità, con la sua giurisdizione sovranazionale, garantirà una maggiore efficienza nelle decisioni attenuando i contrasti giurisprudenziali. Marina Tavassi (Coordinatrice del Tavolo tecnico di Milano per il Brevetto Unitario) ha parlato di “un grande traguardo che vede Milano al centro dell’Europa, al centro del sistema con pari dignità delle altre sedi”. Fabio Roia (Presidente del Tribunale di Milano) ha parlato di “una vittoria di squadra in una cultura del rispetto e dell’integrazione delle istituzioni”, precisando come la sinergia tra istituzioni sia stata essenziale. “Questa è una giurisdizione di livello e importante: crea indotto e offre possibilità di attrarre professionisti e intelligenze nel polo metropolitano di Milano”, ha aggiunto Roia anticipando che a settembre sarà presentata una progettualità sperimentale per tentare di introdurre la lingua inglese nelle udienze di determinati poli. Alessia Cappello (Assessora allo Sviluppo Economico e alle Politiche del Lavoro del Comune di Milano) ha spiegato come questa inaugurazione suggelli un percorso di innovazione e sostenibilità assunto da parte della città di Milano con uno sguardo verso l’Europa. “La nostra area metropolitana è la prima nell’Unione europea per Pil, tra quelle non capitali”, ha aggiunto Cappello evidenziando come comunque Milano segua a poca distanza entità come Madrid o Berlino. Cappello ha inoltre evidenziato come Milano sia notoriamente città di studenti con un Politecnico che dal punto di vista di ricerca e innovazione è di fatto una punta d’eccellenza. Attilio Fontana (Presidente Regione Lombardia) ha definito Milano e la Lombardia come il baricentro della ricerca e della proprietà intellettuale: un qualcosa reso possibile dalla collaborazione di tutti, in primis della politica che stavolta non si è divisa facendo invece squadra. Fontana ha rilevato l’importanza di essere tra i principali motori d’Europa, raggiungendo risultati eccellenti. Il Presidente ha inoltre posto all’attenzione sul ruolo della Lombardia e ha ricordato la figura di Umberto Maroni. Carlo Sangalli (Presidente della Camera di Commercio di Milano-Monza-Brianza-Lodi e Confcommercio Milano) ha parlato di valore aggiunto per la città di Milano, in riferimento all’inaugurazione di questa sede di tribunale. “Questo successo è il frutto di un impegno congiunto”, ha rilevato Sangalli ponendo in relazione la funzionalità di questo Tribunale con l’entrata in vigore nel giugno 2023 di un nuovo sistema di brevetto unitario per una semplificazione e integrazione delle procedure. Sangalli ha anche parlato di un riconoscimento della capacità di Milano di attrarre innovazione. Anna Maria Bardone (Presidente dell’Ordine dei Consulenti in Proprietà Industriale) ha definito questo momento come qualcosa che segna un passo importante nella tutela della proprietà intellettuale, anche all’insegna di un rafforzamento del sistema di giustizia europeo. Alessandro Spada (Presidente di Assolombarda) ha parlato della competitività e della capacità di attrazione come due dei fattori che più contraddistinguono Milano nel suo essere fortemente proiettata a livello internazionale. Spada ha sottolineato il peso della Lombardia in Italia in fatto di brevetti depositati ricordando come proprio la Lombardia, su un totale di 5mila brevetti, ne detenga oltre 1.600: un numero che rappresenta il 32%. E poi intervenuto Il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che ha a sua volta ribadito come questo riconoscimento sia frutto di un lavoro di squadra di governo, autorità locali e magistratura. Tajani ha evidenziato come l’Italia rappresenti la seconda manifattura europea vantando un lato numero  di piccole e medie imprese; pertanto deve essere al centro di una nuova politica industriale a livello europeo. “L’Europa ha bisogno di una politica industriale rispettosa delle regole tenendo sempre presente il pragmatismo”, ha rilevato Tajani parlando di un giusto riconoscimento alla città di Milano e ringraziando i diplomatici per la trattativa che ha consentito di far ricadere la scelta su Milano definita come “una scelta europeista”. Il Ministro ha inoltre ricordato la prossima seduta del G7 in Calabria dedicata agli aspetti economici, che dimostrerà quanto ancora ci sia da fare. “Una realtà che difende la proprietà intellettuale è uno strumento per favorire la competitività del nostro sistema”, ha spiegato Tajani pensando a settori chiave come ad esempio il farmaceutico, la moda, il design e l’agroalimentare: settori dove il cosiddetto saper fare italiano gioca un ruolo importante. “Certamente servono anche investimenti”, ha aggiunto Tajani evidenziando che le regole devono quindi essere da supporto agli investimenti per rendere effettiva la crescita. Tajani ha poi sottolineato come la Lombardia detenga dei primati in diversi settori e sia centrale in generale nell’export italiano. Il Ministro degli Esteri ha anche fatto riferimento all’idea di diplomazia della crescita che concorre a tutelare le imprese. Tajani infine segnalato come nel 2023 siano aumentate le richieste di brevetti italiani. E’ stata poi la volta del Ministro della Giustizia, Carlo Nordio,  ha parlato di un momento solenne, per la costituzione di un tribunale che costituisce un’innovazione e allo stesso tempo una conquista per quello che può apportare alla crescita dell’economia del Paese. Nordio ha sottolineato come si sia arrivati a questo punto grazie alla concordanza di intenti tra istituzioni. “Abbiamo fatto sistema ed è stato un lavoro duro anche a livello di relazioni internazionali”, ha aggiunto Nordio ricordando come moda e farmaceutica siano solo due dei campi che verranno maggiormente tutelati da questa nuova entità giuridica. Nordio ha anche ricordato che questo tribunale coniugherà in un certo senso l’antico con il moderno, lì dove la giurisprudenza incontra l’innovazione. Il Ministro della Giustizia ha infine auspicato che si possa colmare entro il 2026 il problema dell’organico dei magistrati. Valentino Valentini (Viceministro delle Imprese)  ha spiegato che “non può esistere il Made in Italy senza la tutela dei brevetti e senza la tutela della proprietà intellettuale”. Valentini ha definito come centrali innovazione e sviluppo. “Oggi parliamo di un successo raggiunto con uno sforzo di squadra”, ha aggiunto Valentini sottolineando però come tutto questo debba essere proiettato al raggiungimento di risultati più ampi anche a livello internazionale. Valentini ha quindi spiegato come tutta questa cornice giuridica possa aiutare la competitività e la capacità di attrazione dell’Italia, grazie a poli come Milano. (Inform)

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