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INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

In Commissione Affari Esteri un’interrogazione di Alessio Tacconi (M5S) sul monitoraggio delle nuove mobilità

CAMERA DEI DEPUTATI
In Commissione Affari Esteri un’interrogazione di Alessio Tacconi (M5S) sul monitoraggio delle nuove mobilità
Il vice ministro agli Esteri Lapo Pistelli assicura da parte del Mae un’azione di ascolto, anche informale, delle necessità espresse dalle nuove generazioni di emigranti
ROMA – Il vice ministro agli Esteri, Lapo Pistelli, ha risposto in Commissione Affari Esteri ad un’interrogazione di Alessio Tacconi, deputato del Movimento 5 Stelle eletto nella ripartizione Europa, sul tema dei nuovi flussi migratori e sulla necessità rilevata di “procedere ad un’anagrafe del fenomeno anche attraverso accordi di cooperazione bilaterale con gli Stati esteri interessati”.
Per Tacconi si tratta infatti di un “massiccio flusso di emigrazione” ancora poco analizzato e che si prevede continuerà nei prossimi anni, vista l’attuale congiuntura economica e in particolare i dati sulla disoccupazione giovanile. L’anagrafe proposta consentirebbe un “monitoraggio puntuale ed efficiente del fenomeno e delle dinamiche che vi sottendono”, così da dotare le amministrazioni competenti di “uno strumento conoscitivo che faccia stato dell’entità dei flussi migratori, delle caratteristiche della nuova emigrazione, delle fasce di età dei soggetti coinvolti, del titolo di studio posseduto, del tipo di lavoro di cui sono alla ricerca, dei paesi verso i quali si dirigono”. Una “banca dati “ che potrebbe contribuire alla presa di coscienza dell’esatta entità del fenomeno, “condizione essenziale – si legge nell’interrogazione – per l’elaborazione di politiche che possano promuovere azioni tempestive e qualificate a favore dei soggetti interessati”, così da coadiuvare l’integrazione nei Paesi di emigrazione e risaldare “vincoli, non solo affettivi, con il Paese che, avendo investito sulla loro formazione, non vuole vedersi sfuggire importanti risorse umane e, in definitiva, economiche”.
Il vice ministro ha chiarito come il monitoraggio del fenomeno da parte delle sedi diplomatico-consolari avvenga già “nella misura in cui i cittadini italiani che si trasferiscono all’estero richiedono l’iscrizione all’Anagrafe degli Italiani residenti all’Estero (Aire)”, – l’iscrizione è dovuta se il trasferimento all’estero supera i 12 mesi, – “prerequisito necessario – ricorda Pistelli – per fruire di alcuni servizi consolari e per potere esercitare il diritto di voto all’estero”. Il Mae sta inoltre sviluppando un’azione di ascolto, anche informale, delle necessità espresse dalle nuove generazioni, utilizzando – fa sapere il vice ministro – anche lo strumento dei social media. “La rete diplomatico-consolare, in ogni caso, presta assistenza a tutti i cittadini che si rivolgono ai propri uffici, anche per via telematica, a prescindere dalla loro iscrizione all’Aire – precisa Pistelli, segnalando come la richiesta di informazioni utili al monitoraggio proposto nell’interrogazione, come il titolo di studio dei soggetti emigrati o il tipo di occupazione ricercato, sia soggetta a “evidenti limitazioni poste dalla normativa internazionale in materia di tutela della riservatezza dei dati personali”, non rientrando nelle convenzioni internazionali in materia di scambio di informazioni fra Stati sullo stato civile e, in particolare, nella Convenzione di Istanbul del 1958. Il vice ministro, riconoscendo le caratteristiche peculiari dell’emigrazione attuale rispetto ai flussi “tradizionali”, evidenzia dunque la possibilità di “affinare i dati in nostro possesso, individuando anche fonti alternative a quelle già disponibili”. Tra queste fonti alternative, le “nuove tecnologie dell’informazione, come, ed esempio, i social network”, il cui utilizzo si sta sempre più diffondendo anche tra la pubblica amministrazione e le sedi all’estero, dimostrando una particolare utilità “per acquisire maggiori informazioni sui fenomeni migratori e sulla nuova mobilità internazionale”. “Anche il ministro degli Esteri, Emma Bonino, ha avuto modo di soffermarsi sul fenomeno dei flussi migratori giovanili dall’Italia. Nel suo discorso programmatico dello scorso maggio, infatti, – ricorda Pistelli, – ha posto l’attenzione sulla nuova generazione di ragazzi che emigra all’estero, sottolineando come essi possano costituire un volano per offrire una nuova percezione dell’odierna realtà degli italiani nel mondo”.
In sede di replica Tacconi si dichiara soddisfatto della risposta del governo, dicendosi ben consapevole della difficoltà di rapportarsi alla nuova generazione di emigranti italiani. Ribadisce in ogni caso la necessità di “trovare nuove modalità che permettano a tali emigranti, pur nel rispetto delle limitazioni poste dalla normativa internazionale in materia di tutela della riservatezza dei dati personali, di fare comunità” insieme all’auspicio che “parallelamente alla chiusura di alcune sedi consolari all’estero, sia potenziata l’azione finalizzata a fornire, anche attraverso le nuove tecnologie, la dovuta vicinanza quotidiana ai nostri connazionali”. (Inform)
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