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INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

In Aula la discussione del disegno di legge di ratifica ed esecuzione dell’Accordo fra Italia e Vietnam per la lotta alla criminalità

CAMERA DEI DEPUTATI

Illustra il provvedimento il relatore Marco Fedi (Pd, ripartizione Africa, Asia, Oceania e Antartide). Tra le dichiarazioni di voto favorevole quella di Fucsia Fitzgerald Nissoli (Cd-Des, ripartizione America settentrionale e centrale)

 

ROMA – In sede di discussione alla Camera dei deputati il disegno di legge di ratifica ed esecuzione dell’Accordo di cooperazione fra Italia e Vietnam nella lotta alla criminalità, fatto a Roma il 9 luglio 2014 e già approvato dal Senato.

Ad illustrare il provvedimento in Aula Marco Fedi (Pd, ripartizione Africa, Asia, Oceania e Antartide) che ha spiegato come esso sia volto “ad intensificare la collaborazione bilaterale per il contrasto alla criminalità organizzata transnazionale, al traffico illegale di sostanze stupefacenti e psicotrope ed ai loro precursori, alla tratta di esseri umani, al traffico dei migranti, al terrorismo”, “anche alla luce degli sviluppi del terrorismo internazionale”.

La necessità dell’intesa viene ricondotta ad un sistema di prevenzione e cooperazione bilaterale di polizia “più aderente alle attuali esigenze di entrambi i Paesi, in relazione alle previsioni dei rispettivi ordinamenti giuridici e degli obblighi internazionali in materia” e formulato con un articolato redatto in conformità al modello utilizzato dal Dipartimento della pubblica sicurezza nelle relazioni con i Paesi extra-europei. Le autorità competenti all’attuazione dell’Accordo – segnala il relatore – sono individuate rispettivamente nel Ministero dell’interno italiano e nel Ministero della pubblica sicurezza vietnamita, mentre tra le forme di cooperazione si prevedono anche misure quali lo scambio di informazioni e di prassi operative e la formazione delle forze di polizia. Sono inoltre disciplinate le modalità per le richieste di assistenza e per la loro esecuzione e i casi in cui si può opporre un rifiuto a tali richieste, più precisamente nel caso di possibili pregiudizi per i diritti umani o per la sovranità, la sicurezza e l’ordine pubblico di una delle parti. Altre disposizioni – aggiunge Fedi – sono dedicate alle misure di protezione dei dati personali nelle operazioni di scambio di informazioni e alle modalità di incontro delle autorità competenti dei due Paesi al fine della reciproca collaborazione. Il relatore ricorda infine come il Vietnam rappresenti un Paese in grande crescita economica e che ha avviato un significativo processo di riforme interne e di ricollocazione strategica dal punto di vista delle alleanze internazionali, testimoniato anche dall’Accordo quadro globale di partenariato e cooperazione con l’Unione europea, “che peraltro – segnala – rappresenta anche un modello innovativo per le relazioni bilaterali tra l’Unione europea e i Paesi del sud-est asiatico”. L’invito rivolto all’assemblea è dunque quello di votare a favore del disegno di legge di ratifica.

Tra le dichiarazioni di voto favorevole, quella di Fucsia Fitzgerald Nissoli (ripartizione America settentrionale e centrale) per il gruppo Cd-Des, che ha segnalato come l’Accordo, sebbene non produca effetti sul piano dell’assistenza giudiziaria in materia penale, sia “di particolare rilevanza poiché teso a creare le condizioni di sicurezza necessarie affinché possano svilupparsi in maniera produttiva le relazioni economiche tra i due Paesi, in un contesto che vede il Vietnam in costante crescita ed in grado di attrarre sempre di più gli investimenti esteri, fungendo da punto di riferimento per quell’area del globo”. Richiamati su questo fronte l’ammontare degli investimenti italiani in loco – circa 30 milioni di euro nel 2015 – e la fornitura di merci – pari a un miliardo e 200 milioni circa di euro nello stesso anno – in un quadro economico che ha visto aumentare la capacità attrattiva degli investimenti in Vietnam del 12% dal 2004 ad oggi. Nissoli ricorda infine anche lo stanziamento disposto dalla legge di ratifica, pari a 59.592 euro annui, e annuncia il voto favorevole del suo gruppo. (Inform)

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