ESTERI
Promossa da Farnesina e Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI)
(Fonte immagine Farnesina)
ROMA – Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani ha presieduto la sessione “Mediterraneo e ruolo dei Balcani Occidentali”, della X edizione della Conferenza MED – Dialoghi Mediterranei, alla quale hanno preso parte i Ministri degli Esteri di Albania, Bosnia Erzegovina e Montenegro oltre che la Segretaria di Stato della Slovenia e un alto funzionario serbo. I rappresentanti della Regione sono stati invitati per la prima volta a partecipare alla manifestazione, in un’ottica di inclusione nelle discussioni relative al ruolo che i Balcani Occidentali possono giocare nel rendere il Mediterraneo più sicuro anche dal punto di vista economico ed energetico, in vista di una futura adesione all’Unione Europea. “L’Italia è tornata ad essere protagonista nei Balcani – ha esordito Tajani – perché consideriamo fondamentale l’unificazione con l’Ue . Preferisco parlare di unificazione e non di allargamento. La riunificazione è una scelta che noi ed i paesi dei Balcani abbiamo e continueremo a fare, perché a questi paesi è stato impedito di far parte dell’Unione Europea, sono tutti paesi europei, hanno tutti u na storia europea, tutti vogliono essere europei, ma come sapete le dittature impediscono ai cittadini fare libere scelte. Finalmente – ha continuato il Ministro – la Slovenia e la Croazia fanno parte della nostra Unione, abbiamo relazioni trilaterali, ma l’Italia è fortemente impegnata per accelerare l’adesione anche degli altri paesi all’Unione Europea. Ricordo che c’è una forte presenza italiana, in questa parte di Europa, e voglio ringraziare anche i nostri militari, che sono garanti di pace di stabilità al confine tra Serbia e Kosovo, i militari che sono presenti anche in Bosnia – Erzegovina, e i militari che operano in Albania e Montenegro. Essi sono portatori di pace, che aiutano a costruire percorsi di avvicinamento e di integrazione con l’Unione Europea”. “Il Presidente Charles Michel, – ha proseguito Tajani – ha indicato il 2030 come data per l’adesione dei Paesi dei Balcani, io credo che si debba anticipare di qualche tempo questa adesione. Ho visitato i Paesi dei Balcani per dimostrare quanto interesse c’è da parte italiana, non è solo interesse politico, ma anche strategico e economico, abbiamo avviato molti business forum in Italia e nei Paesi Balcani, abbiamo dato vita ad una organizzazione degli amici dei Balcani Occidentali”. “C’è grande interesse dalle nostre imprese per questo mercato – ha proseguito il Ministro – e anche che le imprese dei Balcani vengano ad operare in Italia. Dobbiamo preparare il grande mercato interno, dobbiamo essere noi europei a farci vedere presenti e a lavorare per dare risposte concrete a paesi che vogliono essere parte dell’Unione Europea. Dobbiamo poi continuare a lavorare per la stabilità di questa regione, ci sono ancora delle tensioni, è nostra intenzione, è nostro dovere lavorare per la pace e per la stabilità.” Il Ministro ha anche aver segnalato l’importanza dell’incremento dei collegamenti tra i porti italiani e dei Balcani volto a favorire l’aumento dei flussi turistici da entrambe le parti. Il Ministro degli Esteri Tajani ha poi ripreso la parola nella sessione conclusiva della Conferenza MED sottolineando come l’Italia possa essere portatrice di pace nel Mediterraneo. Tajani ha poi auspicato che l’accordo di cessate il fuoco in Libano, ottenuto in concomitanza con la giornata di conclusiva del G7 in Italia, “possa portare ad un accordo di cessate il fuoco anche a Gaza, dove l’Italia è fortemente impegnata ad aiutare la popolazione civile. E’ in volo – ha aggiunto Tajani- un altro aereo che sta portando in Giordania nuovi aiuti sanitari ed alimentari per popolazione civile palestinese, a questi si aggiungeranno 15 TIR che abbiamo regalato al Programma Alimentare Mondiale, che rimarranno a Gaza per distribuire cibo alla popolazione civile. Partiranno dal porto di Ravenna per raggiungere l’Israele, carichi di materiale sanitario e di materiale alimentare, e la cosa straordinaria è che l’Italia, per questa operazione, ha avuto il sostegno sia dall’autorità nazionale palestinese, sia del Governo di Israele”. (Lorenzo Morgia – Inform)