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INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

I senatori del Pd Fabio Porta (ripartizione America meridionale) e Francesco Giacobbe (ripartizione Africa, Asia, Oceania e Antartide) su detrazioni e assegno al nucleo familiare: “non penalizzare i contribuenti residenti all’estero”

ELETTI CIRCOSCRIZIONE ESTERO

 

ROMA – I senatori del Pd Fabio Porta (eletto nella ripartizione America meridionale) e Francesco Giacobbe (ripartizione Africa, Asia, Oceania e Antartide) segnalano che “con l’obiettivo di ridurre la pressione fiscale il Governo, a decorrere dal 1° gennaio 2022, ha modificato il sistema di tassazione delle persone fisiche”. “L’intento della riforma – spiegano – è quello di garantire, nel rispetto del principio di progressività, la riduzione graduale delle aliquote dell’Imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef). La riforma ovviamente interessa tutti i contribuenti  che pagano le tasse in Italia (anche se risiedono all’estero), siano essi lavoratori (dipendenti e autonomi) o pensionati. In particolare, rispetto alla previgente disciplina: la seconda aliquota, per i redditi oltre 15mila euro e fino a 28mila euro, è ridotta dal 27 al 25 per cento; la terza aliquota è ridotta dal 38 al 35% e si applica ai redditi oltre 28mila euro e fino a 50mila euro; è soppressa l’aliquota del 41%, applicata ai redditi oltre 55mila euro e fino a 75mila euro; i redditi sopra i 50mila euro sono tassati al 43 per cento”.

Gli esponenti del Pd rilevano inoltre che “interessa anche i pensionati residenti all’estero che pagano le tasse in Italia l’aumento della no tax area:  infatti per i pensionati la detrazione massima sale a 1.955 euro e si applica ai redditi da pensione fino a 8.500 euro. Per effetto di questa modifica, i redditi da pensione fino alla nuova soglia restano esentasse”. “È stato previsto inoltre – aggiungono – il riordino delle detrazioni dall’imposta lorda sul reddito delle persone fisiche e  stabilito che l’imposta regionale sulle attività produttive (Irap) non è dovuta dalle persone fisiche esercenti attività commerciali e arti e professioni. Con la Circolare n. 4/E del 18 febbraio scorso l’Agenzia delle Entrate (ADE) oltre a fornire i chiarimenti necessari in merito alla Riforma della tassazione Irpef (modifiche delle aliquote e degli scaglioni di imposta; rimodulazioni delle detrazioni; nuove detrazioni per i redditi da pensione – anche per i residenti all’estero; nuove detrazioni per i redditi di lavoro autonomo) ha dedicato un capitolo alla introduzione dell’Assegno unico e universale (AUU) e quindi alle modifiche alle detrazioni per carichi di famiglia che interessano, come purtroppo abbiamo imparato, anche gli italiani residenti all’estero. L’ADE ribadisce che a partire dal prossimo 1° marzo in conseguenza dell’entrata in vigore dell’AUU cessano di avere efficacia le detrazioni fiscali per figli a carico minori di 21 anni, ivi incluse le maggiorazioni delle detrazioni per figli minori di tre anni e per figli con disabilità ed è abrogata la detrazione per famiglie numerose. Tuttavia, spiega l’ADE, per i figli di età inferiore ai 21 anni che sono fiscalmente a carico, anche se non spettano più le specifiche detrazioni per figli a carico, continuano a spettare le detrazioni e le deduzioni previste invece per oneri e spese sostenute nell’interesse dei familiari fiscalmente a carico di cui all’articolo 12 del TUIR”.

Porta e Giacobbe sottolineano però che l’Agenzia e l’Inps non si sono espressi sulle conseguenze che l’abrogazione delle detrazioni per figli a carico e dell’ANF (Assegno al nucleo familiare) avrà per i lavoratori e pensionati con figli residenti all’estero.

“Finora – spiegano – il Governo non ha ancora recepito le nostre richieste volte a non penalizzare i contribuenti residenti all’estero i quali, se non saranno introdotti i correttivi necessari, perderanno detrazioni e ANF (per figli) ma non potranno in compensazione ottenere l’Assegno unico che è subordinato alla residenza in Italia. Ricordiamo comunque che sono in discussione in queste ore al Senato i nostri emendamenti con i quali chiediamo il mantenimento di detrazioni e ANF a favore dei nostri connazionali. Auspichiamo che Governo e Parlamento si rendano conto dei danni economici causati ai nostri connazionali residenti all’estero dalla legge sull’Assegno unico e trovino al più presto le adeguate soluzioni al problema”. (Inform)

 

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