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INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

I progetti di formazione realizzati in Etiopia, Zimbabwe, Ghana e Kenya da Provincia di Trento e Azienda per i Servizi Sanitari

SOLIDARIETA’ INTERNAZIONALE
Presentato oggi a Trento un libro curato dal giornalista Augusto Goio
“Sanità in Africa, uno sguardo differente”
I progetti di formazione realizzati in Etiopia, Zimbabwe, Ghana e Kenya da Provincia di Trento e Azienda per i Servizi Sanitari

TRENTO – “Noi conosciamo l’Africa come un continente di grande storia, l’origine del mondo, ma dove gli uomini ancora lottano e si fanno guerre. Non conosciamo l’Africa degli Africani”: comincia così il libro “Sanità in Africa – uno sguardo differente”, edito da Vita Trentina Editrice Sc, che è stato presentato questo pomeriggio a Trento, nella sala conferenze della Fondazione Caritro. Alla presentazione hanno partecipato l’assessore provinciale alla solidarietà internazionale e alla convivenza Lia Giovanazzi Beltrami e l’arcivescovo di Trento monsignor Luigi Bressan.

“Un grazie sentito – ha detto l’assessore Giovanazzi Beltrami – a Vita Trentina, sia per questa pubblicazione che per come accompagna questo cammino di solidarietà. Qualcuno ha fatto notare che l’impegno nella solidarietà internazionale combacia con un periodo politico difficile. E’ vero e probabilmente il dibattito su questi temi terrà banco, anche con toni critici, nell’imminente campagna elettorale provinciale. Questo però non ci scoraggerà perché crediamo in quello che facciamo. Il progetto di cui diamo conto oggi è partito quattro anni fa e ha coinvolto sia l’assessorato provinciale alla solidarietà internazionale e alla convivenza che l’Azienda provinciale per i servizi sanitari. L’obiettivo principale che ci siamo dati è quello di rafforzare la rete di contatti e relazioni tra il Trentino e il resto del mondo perché non vogliamo che la nostra terra si isoli cedendo all’egoismo. Abbiamo puntato sulla formazione e sull’autosufficienza dei destinatari del nostro intervento, per evitare qualsiasi pericolo di colonialismo della solidarietà, di rapporto di dipendenza tra chi riceve e chi da. Adesso è proprio chi ha beneficiato della formazione che la restituisce sotto forma di competenza applicata al campo medico e può salvare molte vite. Nel libro questa esperienza è raccontata con la massima trasparenza, senza nascondere cifre e costi, e in modo accattivante anche dal punto di vista grafico. Voglio dire il mio grazie alle donne e agli uomini che si impegnano per fare in modo che il mondo sia un luogo aperto, solidale e fertile”.

Il libro, curato dal giornalista Augusto Goio, racconta i progetti di formazione in ambito sanitario realizzati dalla Provincia autonoma di Trento e dall’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari in Etiopia, Zimbabwe, Ghana e Kenya, tra il 2010 e il 2012. Grazie a questa iniziativa giovani medici africani hanno potuto seguire corsi di formazione nella terapia chirurgica dell’idrocefalo, una malattia molto diffusa, ma curata pochissimo, operando in prima persona. Il volume, con testi in italiano e inglese, è arricchito da numerose fotografie e racconta come è nata e si è sviluppata l’idea che ha portato alla formazione in loco, da parte del dottor Michele Conti, medico chirurgo dell’ospedale S. Maria del Carmine di Rovereto, di tanti chirurghi e sanitari africani per renderli in grado di operare autonomamente i bambini affetti da idrocefalo. Oggi, fra Etiopia, Zimbabwe, Kenya e Ghana vi sono 23 ospedali in grado di intervenire per contrastare questa patologia che, se non curata, provoca menomazioni permanenti o la morte. “Sanità in Africa. Uno sguardo differente” raccoglie anche testimonianze dai paesi dove si sono svolti i corsi, come quella del dottor Carlo Spagnolli, medico chirurgo in Africa dal 1975, e testimonia il lento ma sicuro diffondersi di un modo differente di fare sanità in Africa. Alla presentazione, moderata dal direttore di Vita Trentina Marco Zeni, hanno presenziato anche il sindaco di Ledro Achille Brigà, appena rientrato da un impegno di solidarietà in Africa, il presidente della Federazione provinciale degli allevatori Silvano Rauzi e Franco Debiasi, dirigente dell’Apss. (lr/Inform)

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