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INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

I Ministri Tajani e Piantedosi aprono alla Farnesina la Conferenza Nazionale per la creazione di un ecosistema di “Cyber capacity building”

FARNESINA

 

ROMA – Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, ha aperto oggi alla Farnesina la “Conferenza Nazionale per la creazione di un ecosistema di cyber capacity building”, insieme al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e al Direttore Generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale Bruno Frattasi. L’obiettivo della conferenza, che riunisce tutte le realtà italiane attive nel campo della cybersicurezza, è favorire un confronto in un’ottica di proiezione internazionale e promozione del saper fare italiano, attraverso un approfondimento su priorità operative e geografiche, partenariato pubblico-privato e proiezione internazionale del sistema cyber italiano ed europeo. “Di fronte alle crescenti minacce alla nostra sicurezza in ambito cibernetico, il Governo è fortemente impegnato in un’azione volta a rafforzare la sinergia tra enti pubblici e privati, mondo accademico e centri-studio” ha rilevato il Ministro Tajani, che ha evidenziato come l’obiettivo principale sia favorire una maggiore proiezione internazionale dell’Italia in un settore di rilevanza strategica, in attuazione della Strategia Nazionale di Cybersicurezza.  “Pensiamo alla facilità – ha continuato il Ministro – con cui possono essere vendute su internet, grazie ai nuovi strumenti digitali, anche nuove droghe sintetiche aumentando traffici illeciti. Penso anche alla minaccia rappresentata dalla manipolazione delle informazioni attraverso le nuove tecnologie: ecco perché durante il G7 degli Esteri a Capri ho firmato, con il Segretario di Stato americano, un accordo per contrastare la disinformazione”. “Non dobbiamo farci trovare impreparati di fronte a questa sfida: questa riunione è un segnale importante dell’impegno del Governo”, ha aggiunto Tajani invitando ad affrontare eventuali rischi in maniera coordinata facendo squadra. Tajani ha anche evidenziato un altro tema, in parte collegato alla sicurezza cibernetica, che è quello dell’intelligenza artificiale. “Credo che l’Europa abbia fatto bene ad adottare l’Artificial Intelligence Act che è una prima decisione per avere delle norme per regolare questa novità importante”, ha spiegato il Ministro ricordando che di questo tema si è parlato specificamente anche durante il summit del G7 in Puglia così come sarà oggetto di dibattito durante la riunione del G7 dedicata al commercio che si terrà tra pochi giorni in Calabria. “La sicurezza dello spazio cibernetico è cruciale: penso alla protezione dei dati ed è importante anche per la competitività del nostro sistema industriale”, ha aggiunto Tajani parlando poi della protezione della proprietà intellettuale ricordando la recente inaugurazione della sede milanese del Tribunale Unificato dei Brevetti. “Anche la protezione dei brevetti e della proprietà intellettuale è di grande importanza per il nostro sistema”, ha precisato Tajani sottolineando come l’obiettivo sia quello di sostenere crescita e benessere e auspicando che tale riunione possa essere solo la prima di una serie di iniziative. Ha poi preso la parola Bruno Frattasi che ha ricordato come la presente conferenza abbia coinvolto il mondo dell’accademia e della ricerca ma anche quello degli operatori di settore, all’interno dell’ecosistema nazionale della sicurezza cibernetica. Frattasi ha evidenziato il momento delicato della scena geopolitica internazionale, dove è ancor di più importante il tema della sicurezza. “Le politiche di sicurezza cibernetica sono quindi divenute prioritarie ovunque nelle agende politiche”, ha spiegato Frattasi sottolineando l’importanza della cooperazione internazionale su questo fronte, auspicando un partenariato sempre più stretto tra pubblico e privato. “Le istituzioni da sole non possono farcela pur fornendo tutto il supporto necessario”, ha aggiunto Frattasi parlando di esigenze che vanno oltre i singoli confini nazionali per le quali è necessaria una proiezione internazionale. Frattasi ha menzionato alcuni degli accordi di cooperazione sottoscritti ad oggi con Paesi come Tunisia, Romania e Spagna: l’obiettivo di questi accordi è avere scambi di informazioni sugli attacchi informatici. “Lo sviluppo di capacità nel settore della sicurezza informatica – ha affermato il Ministro Piantedosi – è divenuto un aspetto essenziale delle prerogative di uno Stato, al pari della sua forza militare ed economica. Garantire l’inviolabilità delle infrastrutture informatiche non aumenta soltanto il livello di sicurezza di un Paese, ma favorisce anche la fiducia, l’innovazione e la crescita economica”. Il Ministro si è detto consapevole del fatto che, nel contesto attuale, la trasformazione digitale rappresenti una delle forze trainanti e potenti non solo per lo sviluppo economico e globale ma per veicolare in tempi rapidi le informazioni e le idee. “Non stupisce che la creazione di un sistema di sicurezza cibernetico possa rappresentare una priorità non solo per la sicurezza domestica ma anche per la proiezione in ambito internazionale”, ha spiegato Piantedosi ricordando come sia stata ricondotta l’esperienza del sistema tradizionale dell’intelligence antiterrorismo all’interno di questo nuovo sistema. Piantedosi ha poi annunciato che uno dei punti centrali nell’agenda del vertice G7 degli Interni sarà proprio la sicurezza cibernetica insieme all’intelligenza artificiale. Il Ministro dell’Interno ha anche parlato dell’importanza della sicurezza nei confronti di attacchi malevoli verso strutture critiche ma anche a fronte della divulgazione di messaggi di disinformazione massiccia, soprattutto in concomitanza di particolari eventi come ad esempio le elezioni. Piantedosi ha inoltre segnalato il lavoro di cooperazione già in atto in questo ambito tra l’FBI americana e la Polizia italiana. Dopo la sessione istituzionale, la conferenza si è sviluppata nel corso della mattinata con interventi dei rappresentanti delle principali istituzioni coinvolte, aziende ed enti accademici attivi nel campo della cybersicurezza, con l’obiettivo di dar vita a un ecosistema capace di operare a livello internazionale, in un’ottica di promozione del saper fare italiano, di approfondimento di priorità operative e geografiche, di sviluppo di partenariati pubblico-privato, conferendo operatività alla proiezione del sistema cyber italiano ed europeo. Le politiche di sicurezza cibernetica sono divenute prioritarie nelle agende politiche di governi e organizzazioni internazionali in considerazione dei profondi mutamenti geopolitici e della rapida trasformazione digitale degli assetti economico-produttivi. In tale contesto, assumono particolare rilievo le iniziative di Cyber Capacity Building (CCB), volte al trasferimento di capacità e competenze verso Paesi terzi. (Inform)

 

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