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“I luoghi dell’opera: città e teatri. Viaggio storico e musicale nel melodramma italiano

CULTURA

Ciclo di incontri online organizzati dall’Istituto Italiano di Cultura di Tel Aviv

 

Primo appuntamento il 18 febbraio con “La Traviata”

 

TEL AVIV (Israele) – “I luoghi dell’opera: città e teatri. Viaggio storico e musicale nel melodramma italiano”: Il prossimo 18 febbraio partirà il ciclo di incontri su Zoom con il maestro Giuliana Mettini e i solisti dell’Istituto Magnificat di Gerusalemme organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Tel Aviv.

“I luoghi dell’opera”  è un viaggio storico-musicale attraverso alcune città d’Italia che furono teatro delle vicende narrate sulla scena e nei teatri che ospitarono le prime rappresentazioni di questi melodrammi.

Il viaggio inizierà a Venezia, con il suo splendido gioiello, La Fenice, che mise in scena, tra le altre, le ‘prime’ de “La Traviata” e di “Rigoletto” di Giuseppe Verdi. Il primo incontro, il 18 febbraio, si terrà alle ore 18.30: appuntamento  con la “La Traviata”.

Proseguirà a Torino, al Regio, con “La Bohéme” e poi a Roma, al Costanzi, con la “Tosca” del lucchese Giacomo Puccini. Passerà poi per Napoli, al San Carlo, con “Lucia di Lammermoor” del bergamasco Gaetano Donizetti, per concludersi al Metropolitan di New York, ma per la Prima di un’opera italianissima ambientata a Firenze, sempre di Giacomo Puccini, “Gianni Schicchi”, basata su un episodio narrato nell’”Inferno” di Dante (canto XXX). Quest’ultima tappa vuole essere un piccolo contributo dell’iter musicale per le celebrazioni dei 700 anni dalla morte del Sommo Poeta.

“L’opera è parte integrante della cultura italiana e non andrà mai fuori moda. Ci saranno sempre un pianoforte e una bella voce a rallegrare i nostri cuori”. Con questa semplice frase, Katia Ricciarelli, famoso soprano italiano, palesa come il teatro d’opera costituisca un elemento inscindibile dalla base culturale italiana e come la drammaturgia musicale faccia parte della vita stessa. Alcuni brani delle opere sopracitate sono nell’orecchio di tutte le persone di ogni estrazione sociale. Questa è la capacità di metacomunicazione della musica e la novità dell’opera, nata in Italia, che unisce in sé musica, testo ed azione.

E come ci ricorda Platone: “Se volete conoscere un popolo, dovete ascoltare la sua musica”.

Il link dell’incontro del 18 febbraio verrà reso pubblico a breve dall’Istituto Italiano di Cultura.Le date dei successivi incontri e i relativi link di Zoom saranno comunicate  dall’IIC in seguito.(Inform)

 

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