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INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

Guatemala – Mini, dalla parte dei bambini

ITALIANI NEL MONDO

Dal Messaggero di sant’Antonio per l’estero, gennaio 2022

 

Giovanni Mini Bressani aveva solo 19 anni quando, nel 1912, decise di emigrare da Nimis, un piccolo paese rurale della provincia di Udine, per cercare fortuna in Guatemala. Una decisione che ha cambiato non solo la sua vita, ma anche quella di un intero Paese. Il giovane migrante italiano, infatti, è riuscito a gettare le basi di quella che oggi è una grande società di sviluppo immobiliare a conduzione familiare in Guatemala, il Grupo Apolo e la G&T Corporation, che ha sviluppato più di 500 mila metri quadrati di progetti aziendali, industriali e residenziali. Inoltre, è un’azienda benefattrice coinvolta in una serie di progetti che salvano vite nel Paese centroamericano; tra di essi, uno per la lotta ai tumori infantili.

«La nostra è una leadership consapevole per restituire al Paese un po’ di quello che ci ha dato», ci spiega Jorge Mini Townson, nipote di Giovanni, che gestisce con successo l’attività di famiglia ed è anche direttore della Fondazione Ayúdame a Vivir (Aiutami a vivere, Ayuvi), ente di raccolta fondi dell’Unità nazionale di oncologia pediatrica (Unop), ospedale di riferimento del Guatemala.

«All’inizio abbiamo creato un fondo per pagare il trasporto delle famiglie più bisognose, perché ci siamo resi conto che, a causa della mancanza di mezzi di trasporto, le famiglie abbandonavano le cure contro il cancro, e i bambini morivano». Con un corso introduttivo e l’aiuto a sostenere i costi di trasporto, Jorge Mini Townson ha contribuito a ridurre il tasso di abbandono del trattamento dei tumori pediatrici in Guatemala dal 40 per cento al 2 per cento. «Sono numeri che significano vite», sottolinea. Questo successo «ci ha mostrato che eravamo sulla strada giusta. Abbiamo iniziato a vedere opportunità di aiuto in diversi ambiti sociali, fino a quando abbiamo capito che c’era bisogno di prendersi cura dei bambini affetti da un cancro in fase terminale». Così Jorge e i suoi fratelli hanno costruito un ospedale specializzato «dove ospitiamo gratuitamente le famiglie, e offriamo loro un trattamento completo che include non solo la medicina ma anche, nei casi di cure palliative e di accompagnamento nel fine vita, il sostegno morale e spirituale di cui ogni bambino ha bisogno». Si tratta dell’«Hogar Estuardo Mini», che prende il nome dal minore dei quattro fratelli, deceduto insieme al padre, nel 2006, a seguito di un incidente in elicottero. L’ospedale si trova in una proprietà donata dalla famiglia, alla periferia di Città del Guatemala, in una zona circondata da alberi, dove 150 bambini, ogni anno, pur nella fase terminale della loro sofferenza, riescono a trovare conforto in un clima di pace, e circondati dall’amore. «Lì senti un’energia speciale – confida Jorge –. C’è un’importante presenza di Dio in questo posto».

Jorge ha collaborato anche con tante altre istituzioni di beneficenza del Guatemala come Helps International, Juvid Foundation, Defensores de la Naturaleza, Fondazione Kinal, Compassion for Animals, Fundantigua, Amigos del Lago. Di recente, la sua famiglia ha donato due ettari di terreno all’Opus Dei per la costruzione di un’università per persone che dispongono di pochi mezzi e opportunità, perché «anche con l’educazione si salvano vite».

È quella «leadership responsabile» che gli è stata instillata dal nonno Giovanni, che non solo costruì i primi edifici in Guatemala, contraddistinti dalla loro raffinata architettura e dal buon gusto italiano, ma si prodigò anche in azioni altruistiche, essendo stato il primo presidente di Intecap: un centro di formazione tecnica che ha avuto un impatto positivo su migliaia di cittadini guatemaltechi.

«Ho un legame speciale con mio nonno – conclude Jorge –, lo sento presente nelle cose che facciamo. I valori che coltiviamo sono i valori che abbiamo ereditato da lui, e che provengono dall’Italia: onestà, sincerità, disciplina, lavoro, fare le cose con ordine e altruismo». (Marinellys Tremamunno- Il Messaggero di sant’Antonio, edizione italiana per l’estero /Inform)

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