EVENTI
Evento organizzato da Comites di Hannover, Associazione “Prima Persona”, Bookaffè , Mci “Madonna di Loreto”, Ital Uil Germania, Istituto Italiano di Cultura di Amburgo
AMBURGO – Il 27 gennaio, Giorno della Memoria, presso la Missione Cattolica Italiana di Amburgo (Bürgerweide 29-31) alle ore 18:00 verrà proiettato il film documentario “La guerra dimenticata. San Gusmè e il teatro della memoria” di Eduard Erne e del regista Ulrich Waller, direttore artistico del Teatro Sankt Pauli di Amburgo. L’evento è organizzato e sostenuto dal Comites della Circoscrizione di Hannover, dall’Associazione “Prima Persona” e.V., dal “Bookaffè Bürgerweide 31”, dalla Missione Cattolica Italiana “Madonna di Loreto”, dal Patronato Ital UIL Germania, dall’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo.
Ulrich Waller insieme ad altri due registi, Matteo Marsan e Dania Hohmann, ha osato cercare di ricostruire gli eventi accaduti il 4 luglio 1944 nel villaggio toscano di San Gusmè, in cui i soldati tedeschi della Divisione “Hermann Göring” hanno compiuto un terribile eccidio per rappresaglia dopo un attacco dei partigiani. I tre registi hanno messo in scena un pezzo di teatro per rivivere insieme la storia italo-tedesca “San Gusmè e il teatro della memoria”, che affronta la rielaborazione e la discussione controversa sul terribile eccidio.
La partecipazione alla proiezione del film è gratuita, ma è richiesta l’iscrizione via mail all’indirizzo: francobonsignore@gmx.de.
Il regista Ulrich Waller sarà presente all’evento e introdurrà il film documentario.
Al termine del film alle ore 19.30 sarà offerto un rinfresco a cura dell’A.C.I. – Associazione Cuochi Italiani.
La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli del campo di sterminio di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio e hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati a rischio della propria vita. (Inform)