UCRAINA
Nel Paese una delegazione della Fondazione Migrantes
ROMA – Di fronte alla crisi ucraina la Fondazione Migrantes chiede che possa essere “esteso a tutti i familiari degli ucraini in Italia che ne facciano richiesta un permesso di soggiorno per protezione temporanea, così da evitare – spiega il direttore generale, mons. Giancarlo Perego – la crescita di un’immigrazione ucraina irregolare nel nostro Paese”.
In questi giorni è in visita nel Paese una delegazione della Migrantes guidata dal coordinatore nazionale dei cattolici di rito bizantino in Italia, don Yaroslav Semehen e dal direttore dell’Ufficio Migrantes della diocesi di Roma, mons. Pierpaolo Felicolo per portare la solidarietà e la vicinanza di tutte le comunità etniche, in particolare delle comunità ucraine a Roma e in Italia alla popolazione locale in questi giorni molto provata. La visita è anche l’occasione per incontrare i familiari di tanti cittadini ucraini che vivono in Italia e che in queste ore sono preoccupati per quanto sta avvenendo nel loro Paese.
Il conflitto in Ucraina “certamente è un focolaio che deve essere affrontato perché non diventi un incendio generale”, ha detto il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei: “mi pare – ha aggiunto – che ci sia qualche segnale di volontà perché non diventi un incendio. Vogliamo immaginare che al di là delle parole ufficiali ci siano poi magari in altre sedi più riservate accordi o dialoghi più puntuali e più efficaci. Mi pare che ci sia la volontà per risolvere questa situazione nel modo migliore per l’Ucraina e per tutti”.
In Italia attualmente gli ucraini sono oltre 200mila, con una forte presenza cattolica (stimata in oltre 40.000 fedeli), seguita da oltre 60 sacerdoti per lo più di rito greco-cattolico. (Raffaele Iaria-Migrantes online/Inform)