ITALIANI ALL’ESTERO
Dal sito del CGIE
Questo, in sintesi, il messaggio contenuto nella lettera-appello scritta dagli italiani che vivono in Germania e pubblicata su “la Repubblica” del 4 aprile
ROMA – Pubblichiamo la lettera appello a Repubblica degli italiani che vivono in Germania. “Attraverso il nostro lavoro, i tedeschi apprezzano le vere qualità degli italiani. Della Germania, come persone integrate nel contesto sociale ed economico, conosciamo in profondità pregi e difetti. In questo momento sentiamo i nostri amici, dipendenti e colleghi, pazienti, clienti, studenti e fornitori, vicini a noi come forse mai nel passato. Questa è la Germania che amiamo e che ama l’Italia”.
Siamo italiane ed italiani che vivono in Germania, orgogliosi di fare parte di una comunità di oltre 800.000 persone che quotidianamente contribuisce con il proprio lavoro al sostenibile sviluppo di questo Paese e dei rapporti bilaterali italo-tedeschi.
Siamo italiani, siamo tedeschi, siamo europei. Siamo persone che amano l’Italia non solo perché è il Paese dove vivono i nostri familiari e amici, ma perché come italiani ci sentiamo rispettati ed apprezzati qui in Germania. L’Italia ci manca, anche molto, ma la Germania è il Paese dove abbiamo scelto di vivere perché il nostro lavoro negli ospedali, nelle imprese, nel mondo accademico, nella moda, nelle relazioni commerciali, nel mondo delle fiere, nella ristorazione, nelle libere professioni e nelle istituzioni culturali, ci dà molta soddisfazione, ed i nostri talenti e successi ci vengono riconosciuti dai tedeschi in modo tangibile, spesso molto più che in Italia.
Attraverso il nostro lavoro i tedeschi apprezzano le vere qualità degli italiani, la dedizione, la determinazione, l’imprenditorialità, la creatività, la capacità di soffrire per il raggiungimento degli obiettivi e di risolvere problemi complessi. Della Germania, come persone integrate nel contesto sociale ed economico, conosciamo in profondità pregi e difetti. In questo momento sentiamo i nostri amici, dipendenti e colleghi, pazienti, clienti, studenti e fornitori vicini a noi come forse mai nel passato. Questa è la Germania che amiamo e che ama l’Italia.
La soluzione dei problemi attuali e futuri dovuti alla tragica pandemia che stiamo affrontando non può che essere comune. Solo insieme possiamo creare le condizioni per un vivere comune, forse anche diverso dal passato, in Europa e nel mondo. E noi vorremmo testimoniare ai nostri connazionali che anche qui, in Germania, questo sentimento è consolidato nella maggioranza della popolazione.
Noi vorremmo appellarci a tutti quelli che veramente hanno a cuore il raggiungimento di una intelligente e praticabile intesa su tutti gli aspetti economici, finanziari e politici: lasciamo lavorare le istituzioni per trovare il necessario compromesso, che in entrambi i Paesi tutti vogliono. Un compromesso che sarà per il bene di tutti. Togliamo però subito dal tavolo inutili richiami ad un tragico passato, a teorie economiche superate, a presunte inesistenti guerre commerciali, al tentativo di imporre solo le proprie ragioni.
Non è il momento di scatenare sterili polemiche, di sfogarsi sui social o tentare di accaparrarsi migliori posizioni politiche. Non è una partita ai Mondiali. Abbiamo bisogno di soluzioni che nella loro complessità richiedono il tempo necessario. E, soprattutto, che una volta annunciate siano praticabili da subito, senza incertezze di sorta. Stimoliamo sì le istituzioni, costantemente, ma aiutiamole, dando un taglio alla narrazione di astio tra i due Paesi. Non è vera, e poi nessuno se lo può permettere, né gli italiani né i tedeschi. I nostri due popoli sono molto più legati di quanto chi non vive e lavora qui possa immaginare. E lo spirito di amicizia e di relazioni antiche e consolidate deve prevalere per il bene comune.
Seguono le firme. (Inform)