CULTURA
ROMA – Nell’ultimo episodio di “Geni invisibili” – podcast del Corriere della Sera di cui il Cnr-Consiglio Nazionale delle Ricerche è partner scientifico – il giornalista Massimo Sideri, insieme alla presidente del Cnr Maria Chiara Carrozza e all’ex presidente dell’Asi- Agenzia Spaziale Italiana Roberto Battiston, ricorda Guglielmo Marconi, lo scienziato che pensò, immaginò e costruì una parte di ciò che consideriamo la modernità del mondo a partire dalle telecomunicazioni. Tra le sue invenzioni radiotelegrafo che permise di salvare 705 persone dal naufragio del Titanic.
“Marconi -sottolinea Sideri – fu uno dei più grandi inventori seriali italiani. Pensò, immaginò e costruì una parte di ciò che consideriamo la modernità del mondo, a partire dalle telecomunicazioni. Sapevate che, oltre a inventare il telegrafo senza fili e la radio, invenzione che al tempo era derisa dall’ortodossia scientifica perché ritenuta impraticabile a causa della curvatura terrestre, fu tra i primi a comprendere che sarebbe stato possibile trasmettere anche le immagini? Sì, il televisore. Costruì anche uno dei primi prototipi. Lo possiamo paragonare a Nikola Tesla.
Marconi vinse il premio Nobel per la fisica nel 1909. Solo un altro italiano, Giosuè Carducci, aveva ricevuto il prestigioso premio, nato nel 1901, prima di lui. Ma non tutto luccica nella sua storia: al Cnr arrivò al posto del fondatore e accademico dei Lincei Vito Volterra, cacciato dal regime fascista perché ebreo. Parleremo anche di lui con Maria Chiara Carrozza e con Roberto Battiston : perché Volterra è un altro dei nostri geni invisibili che stiamo recuperando solo ora”.
Per ascoltare l’episodio https://www.spreaker.com/episode/marconi-e-il-titanic-s3e7–60463406 (Inform)