martedì, 3 Dicembre, 2013 in
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EXPO 2015
“Fields of Tomorrow”, il Padiglione d’Israele presentato in occasione del Vertice intergovernativo a Villa Madama
ROMA – Un’esposizione basata su un triplice obiettivo: mostrare “il vero volto di Israele”, quello meno mediatico, riflettere i consolidati rapporti bilaterali con l’Italia e al tempo stesso fornire una nuova, importante occasione per rafforzarli. Il tutto, attraverso una struttura architettonica avveniristica, progettata per “avvolgere” completamente il visitatore. Sono questi gli ingredienti principali del Padiglione che Israele prepara per l’Expo 2015 di Milano. E la struttura ha fatto il suo ‘esordio’ in occasione del Vertice intergovernativo Italia-Israele svoltosi il 2 dicembre a Villa Madama.
Cohen, il Padiglione mostra Israele come “granaio di idee e innovazioni”
A presentare il Padiglione è stato il commissario d’Israele e responsabile del progetto, Elazar Cohen, intervenuto al vertice prima delle dichiarazioni alla stampa dei premier Enrico Letta e Benyamin Netanyahu. Privo di importanti risorse naturali, lo Stato d’Israele “e un granaio di idee e innovazioni”, tese anche a migliorare l’autonomia alimentare non solo nel Paese ebraico ma in tutto il mondo, ha sottolineato Cohen spiegando come il Padiglione che verrà presentato a Milano, intitolato, “Fields of Tomorrow” (Campi di domani) si pone come uno specchio fedele e avveniristico di questo concetto. Un progetto concepito quindi per rappresentare “la natura stesso del popolo israeliano, mai rassegnato alla realtà ma teso a fare tutto il possibile per migliorarla”, ha ancora aggiunto il commissario.
Struttura di 2400 metri quadrati, tra agricoltura e high-tech
E la struttura del Padiglione, ideata dall’architetto David Knafo e realizzata a cura della società “Avs”, cercherà sin dal primo approccio di mostrare ai visitatori questi elementi. Con un’estensione di 2400 metri quadrati, il Padiglione – situato proprio accanto a Palazzo Italia – si presenterà con una parete lunga 70 metri e alta 12 ornata interamente di piante che cambieranno i loro colori e i fiori con il passare delle stagioni. L’agricoltura, del resto, sarà uno dei segni principali del progetto, ideato proprio per portare il contributo dello Stato d’Israele al tema dell’Expo di Milano, “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Le 4 aree in cui si divide la struttura permetteranno così ai visitatori da passare da una sala d’attesa improntata sul tema dell’high-tech a un filmato che li proietterà in una foresta piantata dal Kkl (l’associazione che si occupa del rimboschimento nel Paese) e attraverso il quale si ripercorrerà la storia di tre generazione della stessa famiglia e le relativa innovazioni che hanno segnato il suo percorso. Nella terza area – una sala buia illuminata da “statue di luci” sarà ancora l’agricoltura ad essere protagonista mentre nella quarta e ultima sala il viaggio sarà culinario e permetterà un’immersione in una cucina – quella israeliana – che riflette le “mille immigrazioni ebraiche che compongono Israele oggi”, ha spiegato Cohen.
Il Padiglione aggiunge una nuova dimensione a rapporti Italia-Israele
Ampio spazio, infine, sarà dedicato al turismo attraverso esibizioni e incontri dedicati al grande pubblico e ai professionisti. Ponendo le basi, assieme all’intero progetto, per “aggiungere un’ulteriore dimensione ai consolidati rapporti tra Italia e Israele”, ha rimarcato Cohen ricordando “l’impegno di Italia e Israele a contribuire al successo dell’Expo”. Un impegno anche finanziario, visto che il governo israeliano ha varato fondi pari a 11 milioni di euro per il progetto. (Inform)