GOVERNO
(fonte immagine Presidenza del Consiglio)
ROMA – “Il governo ha raggiunto tutti i 45 obbiettivi previsti dal Pnrr per questo semestre. Il ministro dell’Economia ha già inviato alla Commissione europea la richiesta per l’esborso di 24,1 miliardi di euro, al lordo dell’anticipo che è stato già versato. L’Italia fino a ora ha rispettato tutte le scadenze previste dal Piano, ed è un segnale essenziale per la serietà e credibilità del Paese. Siamo già al lavoro per le scadenze di dicembre”. Lo ha sottolineato il presidente del Consiglio Mario Draghi in conferenza stampa ,ieri pomeriggio, , al termine della riunione del Consiglio dei ministri
Il “più sentito ringraziamento” è stato rivolto dal capo del Governo a “tutti i ministri, il Parlamento, gli Enti territoriali e tutti coloro che si sono impegnati nell’attuazione del Piano, perché tutti loro hanno il merito di rendere l’Italia più moderna, più efficiente, più equa”.
Il Consiglio dei ministri di ieri ha approvato “provvedimenti urgenti per sostenere il potere d’acquisto delle famiglie e aiutare la capacità produttiva delle imprese davanti ai rincari energetici”. “Proroghiamo anche per il prossimo trimestre l’azzeramento degli oneri generali di sistema per famiglie, negozi, piccole imprese. Abbattiamo l’Iva e poi rafforziamo anche il bonus sociale. Interveniamo per incrementare lo stoccaggio di gas naturale con la concessione di prestiti alle imprese del settore. Abbiamo approvato l’assestamento di bilancio per l’anno 2022”, ha spiegato Draghi .
Il presidente del Consiglio ha inoltre tenuto a sottolineare che “il governo è al lavoro con la massima urgenza per intervenire contro la terribile siccità che ha colpito il nostro Paese, in particolare l’agricoltura nel centro nord”. “Nel bacino Padano si tratta – ha detto Draghi – della crisi idrica più grave degli ultimi settant’anni, secondo l’analisi delle autorità di Bacino distrettuale del fiume Po. La crisi idrica ha due categorie di cause: una è un deficit di pioggia degli ultimi tre anni. Le precipitazioni sono state scarse, ovviamente non solo quest’anno ma già nei precedenti. L’aumento delle temperature in generale contribuisce, il cambiamento climatico non c’è dubbio abbia un effetto. Ci sono anche una serie di cause strutturali: la cattiva manutenzione dei bacini, la cattiva manutenzione della rete che spetterebbe ai concessionari. Per cui da noi le dispersioni, le perdite di acqua, sono a un livello straordinario: si parla del 30 e più per cento”.
“Ci vuole – ha proseguito il presidente Draghi – un piano di emergenza sicuramente per affrontare ora l’emergenza. Da lunedì – ha precisato – siamo pronti ad approvare i piani di emergenza delle regioni, l’Emilia Romagna lo ha già preparato e presentato. Il Veneto, il Friuli Venezia Giulia e il Piemonte lo stanno preparando in queste ore e il governo è pronto da lunedì ad approvarli.
Oltre gli interventi di emergenza occorrerà – ha spiegato – predisporre presto, subito, un piano per ovviare alle carenze infrastrutturali: un grande piano dell’acqua. Tenete presente che questo c’è già nel Pnrr, dove sono stati stanziati 4 miliardi per questo. Occorrerà aumentare gli stanziamenti ma soprattutto arrivare a un coordinamento massiccio dei tanti enti preposti all’amministrazione dell’acqua”.
Infine il presidente del Consiglio ha espresso una considerazione sull’azione di governo: “I risultati importanti sul fronte internazionale, di cui abbiamo parlato prima a Bruxelles con il Consiglio Europeo, poi a Elmau in Germania nel G7, infine al vertice Nato a Madrid, e gli importanti risultati anche sul fronte nazionale di cui parliamo oggi, sono il merito di questa maggioranza di saper prendere decisioni con generosità e con l’interesse dell’Italia come bussola”. “Abbiamo davanti molte sfide: dalla guerra in Ucraina al Pnrr, dai rincari energetici alla siccità. Sono convinto – ha concluso il presidente Draghi – che potremo superare queste sfide se sapremo mostrare la stessa convinzione che abbiamo mostrato in questi mesi di governo”. (Inform)