venerdì, 28 Gennaio, 2022 in
FARNESINA
ESTERI
(Originale in inglese)
OSLO – I Rappresentanti Speciali e gli Inviati Speciali dell’Unione Europea, di Francia, Germania, Italia, Norvegia, del Regno Unito e degli Stati Uniti si sono incontrati ad Oslo il 24 gennaio 2022 per discutere la situazione in Afghanistan anche nell’ambito di riunioni con rappresentanti dei Talebani e della società civile.
Gli Inviati Speciali e i Rappresentanti Speciali:
- Hanno rilevato l’urgenza di affrontare la crisi umanitaria in Afghanistan e hanno sottolineato i passi necessari per contribuire ad alleviare le sofferenze degli afgani di tutto il paese. I partecipanti hanno dato atto dei passi effettuati per facilitare l’accesso agli operatori umanitari, uomini e donne, esprimendo al contempo preoccupazione in merito al fatto che continuino a sussistere alcuni impedimenti. I partecipanti hanno altresì ribadito l’importanza di rimuovere rapidamente tutti gli impedimenti e ostacoli alla fornitura di aiuti umanitari.
- Hanno sollevato la questione dell’importanza del rispetto dei diritti umani e la forte esigenza di un sistema politico inclusivo e rappresentativo che assicuri stabilità ed un futuro pacifico all’Afghanistan.
- Hanno esortato i Talebani a fare di più per fermare l’allarmante aumento di violazioni dei diritti umani, comprese le detenzioni arbitrarie (ivi incluse le recenti detenzioni di attivisti/e per i diritti delle donne), le sparizioni forzate, la repressione dei media, le uccisioni extragiudiziali, le torture e i divieti relativi all’istruzione di donne e bambine, al lavoro e alla libertà di viaggiare senza un accompagnatore maschile;
- Hanno rilevato con seria preoccupazione l’assenza e le limitazioni all’accesso alle scuole secondarie per le bambine in molte parti del paese e sottolineato l’importanza dell’istruzione superiore per le donne così come delle opportunità di lavoro per le donne in tutti i campi. Hanno accolto favorevolmente l’impegno espresso pubblicamente dai Talebani in base al quale tutte le donne e le bambine potranno accedere alle scuole di ogni livello (primarie, secondarie e terziarie) allorquando a marzo le scuole riapriranno in tutto il paese, ma hanno sottolineato l’esigenza di preparativi pratici, finanziari e tecnici per assicurare che ciò divenga realtà.
- Hanno riaffermato la nostra aspettativa che i Talebani mantengano i propri impegni in materia di lotta al terrorismo e traffico di droga.
- Hanno preso atto che i nostri governi stanno potenziando le operazioni di soccorso, aiutando a prevenire il collasso dei servizi sociali e sostenendo la ripresa dell’economia afgana. I partecipanti hanno preso atto dell’importanza di aumentare la liquidità di denaro e supportare il settore bancario al fine di stabilizzare l’economia afgana. I partecipanti hanno inoltre fortemente auspicato lo sviluppo di una strategia trasparente e solida per ripristinare la fiducia nel settore finanziario.
- Hanno chiarito che i loro incontri con i Talebani non comportano in alcun modo qualsivoglia riconoscimento ufficiale o legittimazione del governo ad interim annunciato dai Talebani nel settembre 2021.
- Hanno accolto favorevolmente gli aggiornamenti da parte delle donne, della società civile e dei rappresentanti dei Talebani sui loro colloqui del 23 gennaio e espresso l’aspettativa che i Talebani diano seguito alle preoccupazioni rappresentate dagli altri afgani. I partecipanti hanno inoltre sottolineato che dovrà essere lo stesso popolo afgano ad essere fonte della legittimazione interna per qualsiasi futuro governo dell’Afghanistan.
- Hanno ascoltato con attenzione e preoccupazione le valutazioni dei rappresentanti della società civile sull’attuale situazione in Afghanistan, compreso l’ambito dei diritti umani (in particolare i diritti delle donne) nonché la descrizione delle gravi sfide economiche e sociali con le quali si trova a confrontarsi il paese.
- Hanno ringraziato la Norvegia per avere cortesemente ospitato questi incontri. (Inform)



