CAMERA DEI DEPUTATI
L’Odg, presentato da Roberto Giachetti (Italia viva) ed Elisa Siragusa (Misto, ripartizione Europa), è frutto di quanto emerso nel documento conclusivo dell’indagine conoscitiva sulle modalità applicative del voto all’estero approvato all’unanimità dalla Giunta per le elezioni
ROMA – Nell’ambito dell’esame nell’Aula della Camera dei Deputati del disegno di legge recante disposizioni urgenti per lo svolgimento delle elezioni amministrative e dei referendum da tenersi nell’anno 2022, e per l’applicazione di modalità operative, precauzionali e di sicurezza ai fini della raccolta del voto, è stato accolto un ordine del giorno presentato da Roberto Giachetti (Italia viva) ed Elisa Siragusa (Misto, ripartizione Europa) che impegna il Governo a valutare l’opportunità di intervenire sul voto all’estero.
L’Odg, accolto dal Governo con modifiche, richiama il documento conclusivo dell’indagine conoscitiva sulle modalità applicative del voto all’estero approvato all’unanimità dalla Giunta per le elezioni, in cui è emersa “in particolare l’esigenza di dare agli elettori residenti all’estero la possibilità di generare tramite SPID il proprio certificato elettorale contenente un codice a barre bidimensionale (QR code) in modo da permettere al seggio – in fase di apertura del plico elettorale – di accertare celermente la titolarità del diritto di voto”. In subordine, di “prevedere che tale QR code sia inviato all’elettore in forma cartacea dalle competenti sedi consolari”. “In tale sede – ricorda l’Odg – è emersa altresì l’opportunità di prevedere che sulla busta esterna contenente il materiale elettorale sia apposto un codice (a barre o QR code), che consenta di tracciare in ogni momento il plico stesso, salvaguardando al contempo la segretezza del voto”.
Tenuto conto che il decreto legge in esame “dispone un finanziamento di un milione di euro per l’anno 2023 del Fondo per il voto elettronico istituito allo scopo di introdurre in via sperimentale modalità di espressione del voto in via digitale per le elezioni politiche, regionali, amministrative ed europee e per i referendum”; e che “la sperimentazione è finalizzata in primo luogo a garantire il concreto esercizio del diritto di voto degli italiani all’estero e degli elettori che, per motivi di lavoro, studio o cure mediche, si trovino in un comune di una regione diversa da quella del comune nelle cui liste elettorali risultano iscritti”, l’Odg impegna il Governo a “a valutare l’opportunità di intervenire tempestivamente, sia nel quadro della sperimentazione delle modalità di voto in via digitale per i cittadini residenti all’estero in vista delle elezioni politiche del 2023 sia nell’ambito della disciplina prevista dall’articolo 12 della legge n. 459 del 2001 in materia di identificazione dell’elettore con modalità digitale, con particolare riguardo ai suddetti profili procedurali volti a valorizzare l’impiego di un codice a barre bidimensionale (QR code), anche al fine di consentire al seggio elettorale – in fase di apertura del plico elettorale – di accertare celermente la titolarità del diritto di voto”. (Inform)