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Australia: ancora Terra di Speranza. Intervista all’Ambasciatore David Ritchie dell’Associazione Trevisani nel Mondo

ITALIANI ALL’ESTERO

Australia: ancora Terra di Speranza. Intervista all’Ambasciatore David Ritchie dell’Associazione Trevisani nel Mondo

 

TREVISO – L’Ambasciatore d’Australia in Italia , S.E. David Ritchie, recentemente ha scelto la Marca Trevigiana per celebrare l’“Australia Day” . Lo abbiamo contattato per verificare quanto la terra del canguro sia ancora centro di riferimento, quale meta ed approdo per tanti giovani in cerca di sbocco esistenziale.

Ecco che il mondo dell’emigrazione vive i bagliori di una nuova stagione. Non più riferita ai fasti e nefasti del passato, in quanto da tempo è scoccata l’ora che percorre l’attualità dell’oggi: quella dei giovani, che chiedono di emigrare ancora e che presenta un prospetto storico tutto nuovo e a sé stante . Intriso di speranze con destinazioni diverse , ma prevalentemente rivolte alla terra del canguro . La Trevisani nel Mondo, subissata di telefonate e pressanti richieste , ne sa qualcosa. Spesso con non chiari elementi di risposta circa le condizioni di approdo. Per un po’ di luce al proposito, ecco la nostra intervista rilasciata dal disponibilissimo Ambasciatore Ritchie, che ha così dato seguito ai nostri importanti quesiti posti.

Eccellenza. Molti giovani guardano all’Australia come nuovo rifugio alle loro speranze. Cosa si sente di dire loro ?

“Non mi sorprende che i giovani italiani guardino all’Australia per le opportunità di lavoro che è in grado di offrire, anche in considerazione del rapporto di lunga data che unisce l’Italia e l’Australia, dell’importanza della comunità italo australiana e del ruolo significativo che gli italiani hanno avuto e continuano ad avere nel forgiare l’Australia di oggi. Gli australiani di origine italiana sono il secondo gruppo più numeroso in Australia dopo quello di origine anglo-celtica. Nell’ultimo censimento del 2011, 299.833 persone (l’1,4 % della popolazione australiana) hanno dichiarato di parlare italiano a casa”.

Quale è stata la “carta di credito” lasciata da chi li ha preceduti ?

“Generazioni di emigranti italiani hanno apportato un contributo sostanziale all’industria mineraria, della pesca, dell’edilizia e dell’agricoltura. Gli australiani di origine italiana si sono perfettamente integrati nella società australiana e occupano posizioni di rilievo in tutti i settori. Gli australiani di origine italiana hanno influenzato tutti gli aspetti della vita australiana e hanno apportato un notevole contributo all’industria alimentare, vinicola e del turismo. Solamente negli ultimi vent’ anni (dal 1° gennaio del 1991 al 30 giugno del 2012) 9.545 persone nate in Italia si sono trasferite in Australia” .

Quale la piattaforma programmatica di accoglienza e di inserimento?

“A luglio del 2012 l’Australia ha introdotto il programma di visti per lavoratori specializzati e qualificati “Skill Select”, che consente di ottenere un visto di lavoro temporaneo oppure a lungo termine per l’Australia, incluso il “migrant visa”, ma è limitato e occorrono di solito un’ottima conoscenza della lingua inglese.. Mediante il programma‘Skill Select’ giovani italiani qualificati che cercano occupazione in Australia possono esprimere il proprio interesse online e gratuitamente. Ciò permette ai datori di lavoro e alle agenzie statali in Australia di selezionare possibili candidati da nominare per un visto, ad esempio attraverso l’Employer Nomination Scheme. Le espressioni d’interesse sono anche un meccanismo per essere invitati e per poter fare domanda per un visto “skilled migration” (per l’immigrazione di personale specializzato). Il sito Skill Select (http://www.immi.gov.au/skills/skillselect/) è un’utile risorsa per cercare un’opportunità di lavoro in Australia e verificare quali siano i lavori per cui vi è effettivamente domanda”.

Come si articola , quale lo scopo e a cosa punta questo “ Visto “?

“Il programma di Visti Vacanza Lavoro (WHM) è ideato per promuovere gli scambi culturali e rapporti più stretti tra i due paesi e consente ai giovani che non abbiano superato i trent’anni di età di trattenersi in Australia per un periodo di vacanza, durante la quale possono in parte auto-finanziarsi per coprire il costo del viaggio, svolgendo lavori a breve termine. Il periodo massimo di lavoro consentito durante la permanenza è di sei mesi.Si può fruire di un periodo minimo di 3 mesi, svolgendo lavori specifici, come la raccolta di frutta, in determinate zone rurali. Ulteriori informazioni su questo tipo di visto sono disponibili ai seguenti link: http://www.immi.gov.au/visitors/working-holiday/417/working-in-australia.htm http://www.immi.gov.au/visitors/working-holiday/417/eligibility-second.htm Utilizzando il sistema “Skill Select” vi sono buone opportunità di accedere al mercato del lavoro australiano perchè è un sistema che consente di abbinare le competenze specifiche di un lavoratore ad un’opportunità di lavoro concreta”.

Cosa offre l’Australia , oggigiorno , quali le coperture sanitarie e sociali , cosa consiglia al giovane che cerca uno sbocco esitenziale al suo futuro ?

“ Se dei giovani italiani sono in grado di finanziarsi autonomamente una vacanza o un periodo di studio in Australia, senza dover lavorare durante la loro permanenza per coprire le spese, i visti Vacanza Lavoro e i Visti per gli Studenti possono portare a sbocchi lavorativi futuri. In base al vigente accordo tra l’Australia e l’Italia in materia di sicurezza sociale, i cittadini italiani che soggiornano in Australia possono fruire di prestazioni sanitarie, per cure urgenti, e senza diretti oneri di spesa, nei primi sei mesi di soggiorno. Al di fuori dei casi di prestazioni urgenti (vale a dire nei casi di cure programmate) e per eventi che si verificano oltre i sei mesi di permanenza in Australia, la Convenzione non è applicabile. In questi casi sarà quindi consigliabile stipulare un’assicurazione medica privata”.(Riccardo Masini*/Inform)

*Associazione Trevisani nel Mondo

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