ISTITUZIONI
ROMA – Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha tenuto un intervento in video-collegamento all’Assemblea Nazionale della Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa (CNA) in corso a Roma . “Considero da sempre gli artigiani e le piccole e medie imprese l’ossatura della nostra Nazione, quella spina dorsale che consente all’Italia di produrre ricchezza. Non faremo mancare la nostra disponibilità a comprendere un mondo così importante. Siete un fiore all’occhiello della nostra Nazione, perché senza artigianato e piccole e medie imprese non ci sarebbe il Made in Italy”, ha esordito nel suo intervento il Premier Meloni parlando di un patrimonio tanto materiale quanto immateriale. “I provvedimenti varati in questo primo anno di legislatura offrono un’idea chiara sul nostro impegno”, ha aggiunto Meloni parlando ad esempio del disegno legge quadro sul Made in Italy con un fondo sovrano dedicato di 1 miliardo di euro oltre alla legge di bilancio che pure ha dovuto fare i conti con risorse limitate. “Abbiamo concentrato tutto quello che avevamo su poche misure prioritarie però abbiamo anche lavorato per dare segnali d’attenzione al mondo del lavoro autonomo”, ha spiegato Meloni ricordando la possibilità per le partite Iva di rateizzare l’acconto Irpef oltre alla possibilità di estensione della tassa piatta. L’idea del governo, secondo le parole del Premier, è quello di costruire un rapporto nuovo tra fisco e contribuenti, ossia di fiducia reciproca. Tra le varie misure c’è quello del concordato esteso ai contribuenti di minori dimensioni che possono accordarsi preventivamente con il fisco per i successivi due anni ed essere liberi da accertamenti in tale finestra temporale. “Lo Stato e i cittadini sono come un’azienda, più lavorano insieme e più producono”, ha sottolineato Meloni ribadendo la necessità allo stesso tempo di combattere chiaramente l’evasione fiscale. “Più assumi e meno paghi”, ha poi ricordato lo slogan Meloni evidenziando come queste ‘super-deduzioni’ valgano per imprese che aprono ad assunzioni a tempo indeterminato per alcune categorie. Meloni ha ricordato poi l’idea dell’istituzione di un liceo dedicato al Made in Italy per consentire una maggiore competenza nel settore e al medesimo tempo una maggiore possibilità occupazionale. Per quanto riguarda il rapporto tra genitorialità e lavoro, Meloni ha parlato del problema della denatalità e di misure volte al potenziamento del congedo parentale e alla decontribuzione per le madri lavoratrici. Sul fronte salariale Meloni ha ribadito che in Italia non serve il salario minimo orario. Il Premier ha imputato alla “debolezza della politica” degli ultimi decenni il fatto che l’Italia abbia avuto mediamente una maggiore stagnazione e sia cresciuta meno di altre economie europee. “In questi 75 anni sono cambiati protagonisti, partiti e leggi elettorali però l’instabilità è sempre rimasta la stessa”, ha commentato Meloni giustificando la riforma costituzionale che introduce l’elezione diretta del capo del governo che l’esecutivo ha deciso di varare ma che potrebbe essere eventualmente rinviata a referendum. (Inform)