FARNESINA
ROMA – Si è svolto alla Farnesina l’incontro annuale con i borsisti del Programma Fulbright, dedicato anche alla celebrazione del 75° Anniversario del Programma Fulbright in Italia. Ogni anno, la Commissione Fulbright organizza tale incontro per i borsisti italiani in partenza per gli Stati Uniti e per i borsisti statunitensi giunti al termini del proprio percorso in Italia, come occasione di orientamento, scambio e conoscenza. Hanno aperto l’evento il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e l’Incaricato d’Affari ad interim presso l’Ambasciata degli Stati Uniti in Italia, Shawn Crowley. Tajani ha esordito con una riflessione sull’Alleanza Atlantica come relazione forte tra popoli. “Dobbiamo ricordare sempre che tanti giovani americani e d’origine italiana sono caduti in Europa per far vincere la democrazia sulle dittature del passato, sconfitte dalla volontà dei cittadini e dall’impegno di ragazzi partiti dall’altra parte dell’Oceano”, ha rilevato Tajani invitando a considerare i valori oltre gli aspetti meramente economici che legano i rapporti tra popoli. “L’iniziativa Fullbright serve a permettere ai giovani dei due Paesi di conoscersi meglio per creare rapporti di amicizia ma anche di formazione”, ha spiegato Tajani. “Sono 75 anni che i nostri Paesi lavorano per formare le future classi dirigenti. Quando sentiamo parlare di libertà non è soltanto un qualcosa di teorico e questo strumento di formazione serve anche a far comprendere il valore della parola libertà”, ha evidenziato Tajani sottolineando che il prossimo anno l’Italia avrà la guida del G7. “Quello che facciamo anche attraverso gli Istituti Italiani di Cultura è un modo per farsi conoscere. Il tutto non è soltanto una questione meramente di studio ma serve a far comprendere meglio ad esempio il nostro stesso sistema di formazione”, ha spiegato Tajani ricordando che esistono differenze tra il sistema formativo italiano e quello statunitense dove quest’ultimo prevede anche una consistente parte pratica accanto a quella teorica: non ultima, poi, la valorizzazione degli studenti che praticano sport all’interno del sistema scolastico statunitense. “Al di là delle facoltà di scienze motorie, che sono quelle finalizzate a formare dirigenti sportivi, anche nelle altre facoltà si dovrebbe dare più spazio ai giovani che praticano sport a livello agonistico come avviene negli Stati Uniti”, ha aggiunto Tajani auspicando un salto di qualità del sistema italiano sotto questo aspetto. Per quanto riguarda l’economia in senso stretto, Tajani ha ricordato come continui a esserci la questione del cosiddetto ‘italian sounding’ anche negli USA. “Dobbiamo puntare di più all’esportazione di veri prodotti italiani”, ha ricordato Tajani ribadendo il concetto che la politica estera italiana non la fanno solo i diplomatici in giro per il mondo, ma anche tutti gli italiani che vivono e girano per il mondo, quindi anche gli studenti che partecipano a tali programmi formativi . Il Ministro ha poi parlato del programma dedicato alla riscoperta delle proprie origini in favore dei tanti italo-discendenti sparsi nel mondo. Il progetto “turismo delle radici”, realizzato dalla Farnesina con fondi del PNRR. “Un’iniziativa – ha spiegato Tajani – che punta alla riscoperta delle proprie radici, dedicata non soltanto ai cittadini italiani che vivono all’estero, ma anche agli stranieri di origine italiana che vogliono tornare a scoprire da dove sono partiti i loro antenati. Questo è un modo per rinforzare i legami e favorire l’interscambio”.
Tajani ha poi menzionato alcuni grandi eventi sportivi in programma in Italia, quali strumenti per avvicinare i popoli: ad esempio la Ryder Cup di Golf che è il terzo più seguito evento di sport al mondo a livello televisivo dopo le Olimpiadi e i Mondiali di Calcio. Quindi è stato ricordato anche il vertice della FAO sulla sicurezza alimentare che si terrà a Roma.
l’Incaricato d’Affari statunitense Crowley ha ricordato che 75 anni fa il senatore Fullbright avviò questo programma di scambio dandogli anche il nome. “La commissione Fullbright USA-Italia è una delle più antiche e grandi d’Europa”, ha precisato Crowley facendo presente che dal 1948 hanno partecipato al programma circa 14mila studenti e ricercatori. “Il governo italiano e diverse organizzazioni hanno contribuito per quasi la metà del bilancio della commissione. Non c’è investimento migliore nella comunità transatlantica”, ha aggiunto Crowley rivolgendosi ai partecipanti al programma per sottolineare come le aspettative nei loro confronti siano molto alte perché tradizionalmente da questi programmi emergono politici e funzionari di alto livello ma anche personalità insignite dei più grandi premi internazionali. “Questo 75° anniversario è anche un buon momento per parlare di futuro: sia gli Stati Uniti che l’Italia sono impegnati a rendere il programma ancora più inclusivo e rappresentativo delle diversità presenti nei nostri Paesi”, ha concluso Crowley. L’evento si è concluso con la cerimonia di consegna del Premio per il 75° anniversario del Programma Fulbright in Italia a quattro alunni, premiati per i loro progetti sulle relazioni tra Italia e Stati Uniti. (Inform)