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INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

A Casa Italia si parla della XXIII Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, l’intervento del Direttore Generale del Maeci per la Diplomazia Culturale Alessandro De Pedys

RAI ITALIA

(Fonte immagine Facebook)

ROMA – La trasmissione di Rai Italia Casa Italia ha realizzato un servizio sulla XXIII Settimana della Lingua Italiana nel Mondo (SLIM), intervistando Alessandro De Pedys, Direttore Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Istituita nel 2011, la SLIM si celebra ogni anno nel mese di ottobre con eventi, convegni e varie attività culturali organizzate in tutto il mondo sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica. “Il tema scelto quest’anno è quello della sostenibilità, tema molto attuale in cui l’Italia ha molte cose da dire perché disponiamo di tecnologie all’avanguardia in determinati settori come il riciclaggio dei materiali e perché vantiamo buone prassi come per le energie da fonti rinnovabili”, ha esordito De Pedys. “Attraverso la lingua vogliamo promuovere una cultura della sostenibilità, in un momento in cui gli effetti dei cambiamenti climatici sono abbastanza evidenti”, ha aggiunto De Pedys evidenziando come gli eventi organizzati dalla rete estera (Ambasciate, Consolati e Istituti Italiani di Cultura) contribuiranno alla riflessione su queste tematiche esplorando le modalità con le quali la lingua italiana stessa declina e affronta tali temi. De Pedys ha inoltre precisato come questa edizione della SLIM coincida con il centenario della nascita di Italo Calvino definito come “ambientalista ante litteram” per le tematiche da lui trattate nelle sue opere. “Questo ci consente di fare iniziative in cui si parlerà di letteratura e sostenibilità: un tema che si pone in continuità con quello della scorsa edizione – ha sottolineato De Pedys – che era l’italiano e i giovani”. Si è poi parlato del ruolo degli 86 Istituti Italiani di Cultura sparsi nel mondo. “Sono l’avamposto della promozione della lingua e della cultura italiana: sono uffici del Ministero che hanno questa missione. L’anno scorso questi istituti hanno organizzato novemila eventi culturali nel mondo che spaziano dal classico al contemporaneo. Quello che fanno è proporre a un pubblico straniero ma anche ai connazionali all’estero un’offerta culturale variegata che offre un’idea di quante siano le sfaccettature dell’identità italiana”, ha spiegato De Pedys ricordando il recente svolgimento a Firenze dell’incontro annuale dei direttori e delle direttrici degli Istituti Italiani di Cultura quale momento di confronto con un’ampia partecipazione anche a livello istituzionale e politico. La Settimana della Lingua Italiana nel Mondo è stata definita da De Pedys come il momento culmine delle attività di promozione della lingua italiana che vanno quotidianamente avanti per tutto l’anno. Tra le altre iniziative nell’ambito della promozione della lingua italiana nel mondo, è stata ricordata l’erogazione di contributi a centinaia di lettorati universitari all’estero e borse di studio per attirare studenti stranieri nelle nostre università. Ma l’italiano è anche lo strumento che aiuta le seconde o terze generazioni di italiani all’estero a mantenere un contatto con il Paese d’origine. Dal canto suo Valeria Della Valle, linguista dell’Istituto Treccani, ha evidenziato la storia antichissima della lingua italiana che ha fatto un lungo percorso “testimoniato dai tanti italiani all’estero che continuano a parlare e ad amare la nostra lingua”. Della Valle ha ricordato come ci siano neologismi entrati ormai nel linguaggio quotidiano come ad esempio il termine “biodiversità” oppure “eco-ansia”. Per quanto riguarda il linguaggio dei giovani, Della Valle ha spiegato che questo “si avvale di meccanismi diversi: pensiamo ai nativi digitali, non direi che sono più poveri – ha precisato la linguista vedendo la questione dal punto di vista lessicale – ma anzi hanno delle competenze più ricche sotto altri aspetti pur perdendo l’uso di termini che fanno parte della tradizione letteraria”. Sul valore degli strumenti del passato è stato fatto l’esempio delle enciclopedie e dei dizionari: un tempo opere a disposizione di un numero di persone decisamente più ristretto rispetto ai nostri giorni che consentono di consultare gratuitamente in internet tanto un’enciclopedia quanto un dizionario. Alessandro Masi, segretario generale della Società Dante Alighieri, ha spiegato il progetto chiamato “Parole Verdi” che consiste nel selezionare 70 vocaboli sul tema dell’ambiente e della sostenibilità tratti dal dizionario Nuovo Devoto-Oli. “La selezione di questi termini destinati ai giovani per la rielaborazione e la riflessione ha coinvolto 25mila persone che hanno partecipato al concorso”, ha evidenziato Masi sottolineando il successo di questo progetto che ha visto partecipare persone dalla lontana Argentina alla Cina fino a tutta Europa. “Attraverso le parole si salva il mondo? Forse no; ma certo una coscienza che ci faccia riflettere sul destino dell’umanità ci sembra necessaria ed è, mai come quest’anno, opportuno il tema scelto”, ha rilevato Masi auspicando che si possa porre almeno un freno al degrado ambientale che stiamo vivendo. (Inform)

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