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A Capodistria il presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani

MINORANZE ITALIANA E SLOVENA 

A Capodistria il presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani

Incontri con il console Maria Cristina Antonelli, Maurizio Tremul (Unione Italiana ) e Fabrizio Somma (Università Popolare di Trieste) . Serracchiani a colloquio con il ministro per gli Sloveni nel Mondo Tina Komel

 

CAPODISTRIA (Slovenia) – Il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani in visita oggi a Capodistria. Serracchiani ha avuto un incontro con il console generale d’Italia Maria Cristina Antonelli, il presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana Maurizio Tremul ed il vicepresidente dell’Università Popolare di Trieste Fabrizio Somma. Serracchiani ha incontrato anche il ministro per gli Sloveni d’Oltreconfine e nel Mondo Tina Komel.

“Credo che oggi possiamo rimarcare, anche in tema di minoranze, slovena in Italia ed italiana in Slovenia, un rapporto radicato, positivo e continuo”, ha dichiarato Debora Serracchiani, incontrando Maurizio Tremul, Fabrizio Somma e il console Maria Cristina Antonelli,che dal canto suo , informa la Regione,ha richiamato l’opportunità di riavviare il ‘’Tavolo’ dedicato alle minoranze, inquadrato nel più ampio contesto della Commissione mista Friuli Venezia Giulia-Slovenia i cui lavori risultano sospesi dal 2011.

“Grazie all’impegno del Governo italiano e della Regione Friuli Venezia Giulia si sono registrati passi avanti importanti nell’ultimo periodo”, ha detto Tremul, che ha ringraziato il presidente Debora Serracchiani per il confermato impegno finanziario regionale a favore della minoranza italiana, che dai 760.000 euro è stato incrementato per il 2014 ad 800.000 euro, nonostante le difficoltà economiche ed il calo delle risorse a disposizione: dunque “una sensibilità nuova, che vuole contraddistinguere l’attuale Giunta regionale nel rapportarsi con le nostre comunità in Slovenia ed in Croazia”.“Sono in piedi progetti interessanti che intendiamo sostenere”, ha infatti indicato Serracchiani, segnalando come il diverso approccio della Regione verso le risorse Ue (nella prospettiva della Programmazione comunitaria 2014-2020) possa positivamente sfruttare le ormai consolidate esperienze di collaborazione tra le due minoranze nel costruire alcuni significativi progetti comuni. Le risorse che giungono dalla Regione, ha quindi commentato Fabrizio Somma, rappresentano un ”segnale di nuova attenzione”’, che consentiranno all’Università Popolare (fregiata della Medaglia d’Oro concessa dal Presidente della Repubblica per le benemerenze nel campo dell’arte e della cultura) di proseguire nelle sue attività in qualità di ‘braccio operativo’’ dell’Amministrazione del Friuli Venezia Giulia nei confronti della comunità italiana.

Il presidente della Regione Debora Serracchiani ha avuto un colloquio anche con il ministro per gli Sloveni d’Oltreconfine e nel Mondo Tina Komel.“La comune volontà di Friuli Venezia Giulia e Slovenia di avviare rapporti strutturati e costanti”. E questo il fermo impegno di Serracchiani e Komel oggi riaffermato  nel corso dell’incontro, esplicitamente definito “’cordiale”, che si è svolto  a Casa Veneziana, a pochi passi dalla ristrutturata dimora natale di Nazario Sauro.

“Abbiamo la grande opportunità, oggi, di lavorare assieme, valorizzando i nostri territori e le nostre particolarità”, hanno detto Serracchiani e Komel, “imparando uno dall’altro”, come ha osservato il ministro sloveno, “’individuando specifici progetti non solo in ambito culturale, ma anche nei settori del sociale e dell’economia”, come ha sottolineato il presidente del Friuli Venezia Giulia.

I possibili primi “spazi di manovra”, è stato concordato, potrebbero riguardare il turismo, in particolare nell’area carsica ed in montagna, la cultura, i trasporti “nell’ambito di una sempre più accentuata esigenza di mobilità sostenibile”, ha detto Serracchiani, l’istruzione (con l’attivazione di scambi tra scuole primarie, mentre è stato auspicato che nei prossimi mesi sarà data soluzione alle criticità relative alla scuola di San Pietro al Natisone), nonché l’ambiente, creando i presupposti per intese legata al Carso ed all’Alto Adriatico. Ma sul tappeto di questa “nuova” cooperazione tra Friuli Venezia Giulia e Slovenia, è stato posto anche l’utilizzo dei nuovi strumenti giuridici quali l’Euregio “Senza Confini”, che peraltro sconta la mancata regionalizzazione della vicina Repubblica, ed il Gect-Gruppo Europeo di Collaborazione Territoriale tra Gorizia, Nova Gorica e Sempeter-Vrtojba, utilizzabile in particolare per la sanità transfrontaliera. Nell’occasione il presidente Serracchiani ha informato il ministro Komel che è ormai di prossima approvazione il decreto per il riordino delle insegne pubbliche e della toponomastica riguardante l’utilizzo dello sloveno nell’area confinaria del Friuli Venezia Giulia, in particolare per quanto concerne la viabilità regionale e nazionale e gli uffici postali. L’auspicio comune, è stato richiamato a fine incontro , è quello di “ritrovarsi a parlare al più presto di progetti determinati” e veramente di pubblica utilità. (Inform)
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