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INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

Rete di giovani italiani nel mondo, Chiara Prodi: “Connettere questi ragazzi con le istituzioni e prepararli a un futuro ruolo di rappresentanza”

CGIE

Seminario a Palermo

 

PALERMO – Credere nei giovani italiani nel mondo e coinvolgerli al massimo, con l’obiettivo di forgiare dei potenziali candidati a ruoli di rappresentanza all’interno di istituzioni di primo piano come Comites e Cgie: e’ questo l’obiettivo del progetto che ci ha illustrato Maria Chiara Prodi, Presidente della Commissione VII del Cgie e annoverata tra le principali anime del seminario, dedicato ai giovani italiani all’estero, ospitato nel capoluogo della Regione Sicilia. “E’ da almeno tre anni che lavoriamo a questo progetto: dal febbraio scorso sono partite le videoconferenze preparatorie con le commissioni tematiche e continentali del Cgie, impegnandoci al contempo nella conoscenza diretta di questi ragazzi. Si è investito molto sui social e sul coinvolgimento dei giovani, proprio per fargli capire il senso di quello che stiamo facendo, nonché il senso di ciò che tale progetto punta a raggiungere”, ha affermato Maria Chiara Prodi da noi intervistata a margine dell’incontro inaugurale del seminario, presso la location della Sala Onu del Teatro Massimo di Palermo.

Certamente la situazione è cambiata rispetto al 2008, anno del primo seminario di questo genere svoltosi a Roma, e non solo per i mutamenti inerenti ai flussi migratori; decisamente diverso è stato anche l’aspetto economico, che non ha comunque scoraggiato gli organizzatori. Nel 2008 infatti i fondi ammontavano a 2 milioni di euro: nulla a che vedere con il budget attuale, ridotto praticamente al minimo, ha spiegato il Presidente della Commissione VII del Cgie. E’ comunque un dato di partenza che rafforza ulteriormente la soddisfazione per aver portato a Palermo 115 ragazzi da tutto il mondo, nel pieno rispetto della parità di genere e dell’equilibrio tra seconde-terze generazioni e nuova mobilità, avendo contattato 107 Comites. “Per quanto riguarda i criteri selettivi dei partecipanti, abbiamo richiesto il rispetto di soli tre elementi: un’età compresa tra 18-35 anni, il possesso della cittadinanza italiana e un livello sufficientemente idoneo di conoscenza della lingua sia scritta che parlata; infine un impegno costante nel tempo, una volta accettata la partecipazione. Il nostro obiettivo è quello di portare questi giovani a poter adempiere al ruolo di candidati per il rinnovo di istituzioni importanti come i Comites e il Cgie, considerando che nel 2020 sono previste le elezioni. Vogliamo quindi connettere questi ragazzi delegati con la Conferenza Stato-Regioni-Province autonome e Cgie programmata per la fine del 2019, arrivando a poter elaborare, in quella sede, delle richieste alle istituzioni in favore degli italiani nel mondo”, ha concluso Maria Chiara Prodi. (Simone Sperduto/Inform)

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