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INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

Presentata all’Ambasciata d’Italia di Vienna la sperimentazione della carta d’identità elettronica (CIE) per gli italiani all’estero

 

 

ITALIANI ALL’ESTERO

L’iniziativa coinvolge le sedi diplomatiche di Vienna, Atene e Nizza

 

Vignali (Maeci- Dgit): Iniziativa molto attesa, anche in considerazione dei sempre maggiori flussi della nuova mobilità, soprattutto quella dei giovani che ha familiarità con gli strumenti digitali

VIENNA – E’ stata presentata, nella sede dell’Ambasciata d’Italia a Vienna, la sperimentazione all’estero della carta d’identità elettronica (CIE) che farà tappa nelle tre circoscrizioni consolari di Vienna, Atene e Nizza. Presente all’evento l’Ambasciatore d’Italia a Vienna Sergio Barbanti, che ha voluto portare i propri saluti a questo importante appuntamento istituzionale, ricordando come “questa iniziativa tenda a riaffermare il senso europeo di un comune agire che va oltre i confini nazionali”. Soddisfazione è stata espressa anche dall’Ambasciatrice Petra Schneebauer, intervenuta in  rappresentanza del Ministero degli Esteri austriaco, che ha rilevato come questi strumenti digitali avanzati diano delle ottime opportunità per rafforzare la qualità dei servizi offerti alla cittadinanza. In sala erano presenti diversi consoli ed esponenti politici. Tra questi ultimi i quattro deputati eletti nella Circoscrizione estera per l’Europa: Simone Billi (Lega), Massimo Ungaro (Pd), Angela Schirò (Pd) ed Elisa Siragusa (M5S) .

Luigi Maria Vignali, Direttore Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie del Maeci (Dgit), ha sottolineato come questo momento della presentazione della carta d’identità elettronica all’estero sia stato molto atteso “non soltanto per il sempre maggiore flusso della nuova mobilità, ma anche perché ormai molto spesso tanti connazionali hanno difficoltà a vedersi riconosciuta la carta d’identità cartacea”. Vignali ha anche spiegato come questo progetto pilota per il momento riguardi tre circoscrizioni consolari europee ossia Vienna, Atene e Nizza. In proposito Vignali non ha escluso, in un futuro prossimo, un’estensione della sperimentazione in altri Stati membri e addirittura oltre i confini comunitari: un passo che anzi è visto come necessario. “In Europa – ha aggiunto il Direttore Generale – abbiamo ormai circa tre milioni di connazionali residenti all’estero e la nuova mobilità, soprattutto quella dei giovani, ha sempre maggiore familiarità con gli strumenti digitali che possono dare accesso a diversi servizi in piena sicurezza, considerando che la carta d’identità elettronica è altamente protetta dal rischio di contraffazione. Questo nuovo strumento tecnologicamente avanzato – ha proseguito Vignali – sta già raccogliendo le prime richieste di prenotazione: ha un costo inferiore ai venti euro e contiamo in tempi di emissione ragionevoli e in grado di soddisfare i nostri connazionali”.

Nicandro Cascardi, Direttore Generale per l’Amministrazione, l’Informatica e le Comunicazioni del Maeci, ha evidenziato come questa iniziativa sia stata intrapresa dal Maeci insieme al Ministero dell’Interno e all’Istituto Poligrafico dello Stato, quali partner fondamentali. “E’ un momento di svolta importante perché consente di dare un’identità digitale ai nostri connazionali all’estero: l’iniziativa rientra nell’Agenda Digitale per l’Italia”, ha spiegato Cascardi ricordando come soltanto negli ultimi due anni la Farnesina sia stata coinvolta in circa ottanta progetti d’innovazione e come si stia investendo soprattutto nel settore della digitalizzazione. Si tratta di un percorso che ha portato di recente a due importanti strumenti, che sono stati menzionati, come la piattaforma Fast It e il servizio Prenota online: quest’ultimo riguarderà anche la nuova carta d’identità che consentirà in primis di risolvere “la questione del disallineamento tra banche dati anagrafiche diverse”, ha sottolineato Cascardi.

E’ stato poi proiettato un video dimostrativo realizzato in collaborazione tra Farnesina e Istituto Poligrafico Zecca dello Stato: per l’Istituto Poligrafico ha presenziato il Direttore Stefano Imperatori che ha ricordato anche le due applicazioni “IDEA” e “VE.DO” in grado di implementare le funzionalità del nuovo strumento d’identità, il quale tra l’altro risponde alle caratteristiche richieste dal Regolamento Ue 1157/2019. “La carta d’identità elettronica punta a tre diversi processi identificativi che si sovrappongono alla perfezione: in primis si tratta della classica identificazione fisica della persona, riscontrabile attraverso i dati personali e biometrici custoditi in assoluta sicurezza; a questa si aggiunge il contenuto digitale che permette ai suddetti dati di essere utilizzati per l’accesso ai servizi in rete; infine la possibilità di usufruirne in futuro anche per i cosiddetti servizi ad accesso veloce, come quelli relativi al trasporto pubblico o all’ingresso nei luoghi di lavoro”, ha spiegato Imperatori rassicurando infine sulla tracciabilità del processo di produzione ed emissione del documento e sui tempi di sperimentazione. Entro il 2019 si conta di rendere le tre sedi pilota di Vienna, Atene e Nizza perfettamente in grado di operare già a pieno regime. (Simone Sperduto/Inform)

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