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Osservatori statistici: pubblicati i dati aggiornati sui cittadini extracomunitari

INPS

Al 2015 sono 2.143.337 i cittadini extracomunitari conosciuti all’Inps di cui 1.948.260 lavoratori,  81.619 pensionati e 113.458 percettori di prestazioni a sostegno del reddito (disoccupati)

 

ROMA – Nella sezione Osservatori statistici del sito internet dell’Inps http://www.inps.it sono stati pubblicati i nuovi dati aggiornati all’anno 2015 dell’Osservatorio sui Cittadini Extracomunitari (serie storica 2007-2015).

Nella scheda aggiornata si evidenzia come nell’anno 2015 il numero di cittadini extracomunitari conosciuti all’INPS, sia pari a 2.143.337, di cui 1.948.260 lavoratori (90,9%), 81.619 pensionati (3,8%) e 113.458 percettori di prestazioni a sostegno del reddito (5,3%). Analizzando la serie storica dal 2007 al 2015, si rileva, nel complesso, una crescita degli extracomunitari fino al 2009 (+8,1% nel 2008 e +16,5% nel 2009), un arresto nel 2010 (+0,3%), una crescita più attenuata fino al 2012 (+2,5% nel 2011 e +4,6% nel 2012), una lieve flessione fino al 2014 (-1,7% nel 2013 e -0,8% nel 2014) e una lieve crescita nel 2015 (+1,8%). Se si analizzano le singole tipologie, i lavoratori presentano un andamento altalenante con variazioni negative in particolare negli anni 2013 (-3,1%) e 2014 (-1,5%), mentre i pensionati e i percettori di prestazioni a sostegno del reddito crescono in maniera sostanziale per tutto il periodo. Nell’anno 2015, si riscontra una lieve ripresa dei lavoratori (+1,5%), un incremento dei pensionati (+9,7%) e una stabilizzazione dei percettori di prestazioni a sostegno del reddito.

Nel 2015, i paesi i cui cittadini sono maggiormente rappresentati tra gli extracomunitari sono l’Albania (273.201), seguita dal Marocco (251.729), dalla Cina (204.560), dall’Ucraina (167.012), dalle Filippine (113.565) e dalla Moldavia (103.920). Nel complesso queste sei nazioni, totalizzano più della metà del totale degli extracomunitari conosciuti all’INPS. Analizzando nel dettaglio la distribuzione degli extracomunitari per Paese di cittadinanza e tipologia di prestazione, si vede che la popolazione in cui predominano i lavoratori è la Cina, per la quale su 204.560 soggetti, il 98,9% di essi è lavoratore lo 0,7% è pensionato e lo 0,4% percepisce una prestazione a sostegno del reddito; seguono il Bangladesh (95,3% lavoratori, 0,9% pensionati, 3,7% percettori di prestazioni a sostegno del reddito) e l’India (94,8% lavoratori, 1,8% pensionati, 3,4% percettori di prestazioni a sostegno del reddito).

La percentuale più alta di percettori di prestazioni a sostegno del reddito (disoccupati) è invece totalizzata dall’Ucraina per la quale, su 167.012 soggetti, 17.475 sono percettori di prestazioni a sostegno del reddito (10,5% ), l’86,6% sono lavoratori e il 2,9% sono pensionati. Il Paese in cui sono presenti il maggior numero di pensionati, sia in termini assoluti che relativi è l’Albania, che totalizza 18.482 pensionati su un totale di 273.201 soggetti (6,8%).

Gli extracomunitari sono a prevalenza maschile (59,3), con differenze notevoli all’interno dei singoli Paesi di origine. Il tasso più alto è detenuto da Pakistan ed Egitto (rispettivamente 95,2 e 95,1), seguiti da Bangladesh (94,7), Senegal (88,5) e Tunisia (86,1). Al contrario Ucraina, Moldavia, Perù, Ecuador e Filippine sono Paesi in cui prevale il sesso femminile con un tasso di mascolinità rispettivamente pari a 16,0, a 29,4, a 38,1 , a 39,6 e a 40,1.

La maggior parte degli extracomunitari si concentra tra i 30 e i 39 anni di età (31,0%), il 28,5% di essi ha un’età compresa tra i 40 e i 49 anni e il 17,9% ha meno di 30 anni. Solo il 6,3% dei soggetti ha dai 60 anni in su. Se si analizza la distribuzione territoriale, risulta che il 63,4% degli extracomunitari risiede o ha una sede di lavoro in Italia settentrionale, mentre il 23,5% si trova in Italia centrale e solo il 13,1% è nell’Italia meridionale e isole.  Se però si confronta la numerosità degli extracomunitari rispetto al numero di residenti nell’area geografica di riferimento, si vede che per ogni 1.000 residenti il numero di extracomunitari è 49 in Italia settentrionale, 42 in Italia centrale e 13 in Italia meridionale e isole.

Nell’anno 2015, il numero di extracomunitari che svolge un lavoro dipendente è pari a 1.611.059, con una retribuzione media annua di €12.068,60. All’interno delle diverse tipologie di lavoratori dipendenti extracomunitari vi sono però notevoli differenze. I lavoratori dipendenti del settore privato non agricolo sono 1.072.897, e presentano una retribuzione media annua pari a €14.197,21 ( €15.541,62 per gli uomini e €11.243,74 per le donne). Nel settore privato agricolo lavorano in totale 131.250 extracomunitari, con prevalenza di genere maschile (tasso di mascolinità 81,5) e percepiscono una retribuzione di €8.036,81 (€8.318,67 gli uomini e €6.798,65 le donne). I lavoratori domestici extracomunitari sono 406.912 e si caratterizzano per una netta prevalenza di genere femminile (tasso di mascolinità 17,9) che può vantare una retribuzione superiore a quella degli uomini (€7.906,73 contro €7.067,01 degli uomini).

Nell’anno 2015, il numero di extracomunitari pensionati è pari a 81.619 con un importo medio annuo delle prestazioni pari a €6.995,79; di questi 49.852 sono percettori di sole pensioni assistenziali (61,1%), 17.277 percepiscono una pensione di tipo IVS (21,2%), 9.071 una sola pensione di tipo indennitario (11,1%), mentre solo il restante 6,6% percepisce più di una pensione di tipologia diversa. Negli ultimi tre anni il numero dei pensionati extracomunitari è cresciuto del 19,5% passando da 68.302 a 81.619. (Inform)

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