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Registr. Trib. Roma n.338/2007 del 19-07-2007
INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

Innovazione tecnologica e sviluppo d’impresa, presentato al Maeci il protocollo d’intesa tra Angi e Fije

FARNESINA

 

Soddisfazione da parte del Sottosegretario agli Esteri, Ricardo Merlo, e del Direttore generale del Maeci per la promozione del Sistema Paese, Vincenzo De Luca

ROMA – Presentato alla Farnesina il protocollo d’intesa fra l’Associazione nazionale giovani innovatori (Angi) e la Federazione iberoamericana giovani imprenditori (Fije). Angi e Fije, sottoscrivendo il protocollo, s’impegnano nella collaborazione reciproca nei campi dell’innovazione e del trasferimento tecnologico tra Italia e Sudamerica. Il Sottosegretario agli Esteri, Ricardo Merlo, ha presenziato i lavori  insieme al Direttore generale del Maeci per la promozione del Sistema Paese, Vincenzo De Luca. “Girando per il mondo trovo dappertutto la parola crisi tanto che sembra essere tutto in crisi: la politica, l’economia e gli stessi valori. Per cambiare questa prospettiva servono tanto l’innovazione tecnologica quanto l’internazionalizzazione”, ha affermato Ricardo Merlo. “E’ un discorso che permette la crescita delle numerose piccole e medie imprese considerando che oggi le microimprese rappresentano la maggior parte della produzione italiana. L’obiettivo della politica deve essere la giustizia sociale: un mondo più giusto senza milioni di poveri. Quindi la strada da percorrere è aiutare le microimprese, incentivando la partecipazione dei giovani e sviluppando quelle tecnologie fondamentali per affrontare la crisi. Questo protocollo troverà sicuramente il giusto appoggio del governo italiano”, ha aggiunto Merlo invitando le imprese che operano nell’innovazione tecnologica a dare un contributo anche per cambiare le modalità di voto all’estero.

“Nella promozione dell’immagine del nostro Paese all’estero abbiamo cercato di ribaltare il pregiudizio sull’attaccamento alle tradizioni del passato, che ci saranno sempre in quanto parte di noi, ma stiamo cercando di dare un’immagine nuova dell’Italia: ossia promuovendo la cultura, ma al contempo la tecnologia ed il patrimonio economico-scientifico del quale siamo portatori. Noi riusciamo ad essere congiuntura di tutto questo quale eccellenza”, ha commentato Vincenzo De Luca ricordando come il 15 aprile, che è la Giornata mondiale della ricerca italiana, coincida con la data di nascita di Leonardo Da Vinci. “C’è la piattaforma, Innovitalia, quale punto di riferimento per i ricercatori italiani che operano nel mondo e che vanno inseriti all’interno di un network. Il concetto di ‘bellezza della conoscenza’ ci vede forti nelle scienze della vita e dell’alimentazione, ossia nelle scienze della sostenibilità. Credo che nel cosiddetto ‘vivere all’italiana’ debba essere racchiuso anche questo: proporre insieme bellezza, ricerca e industria anche nei protocolli con altri Paesi. Quello più importante al momento lo abbiamo con Israele con oltre duecento progetti di ricerca; discorso analogo può essere fatto per India, Cina, Usa. L’Italia quindi non sia solo storia, arte, pittura; ma anche ricerca, design, creatività, industria e tecnologia. Facciamo leva sugli italiani nel mondo e sulle associazioni come quella dei giovani innovatori”, ha aggiunto De Luca.

Gabriele Ferrieri, presidente di Angi, ha plaudito alla firma di questo accordo internazionale con la Fije. “Questo ci permette di proseguire l’importante cammino di crescita cominciato l’anno scorso a Strasburgo con la realizzazione di un documentario dedicato ai giovani e all’innovazione; poi lo sbarco a Parigi, a La Valletta ed anche a Buenos Aires. Abbiamo molte azioni da portare avanti, potendo contare su più di mille soggetti nella nostra community. Vantiamo anche il supporto della Commissione cultura del Parlamento europeo; ci piace operare in modo orizzontale per collaborare il più possibile con tutte le istituzioni, da quelle nazionali fino a quelle europee. L’idea è quella di presentare un ddl per i giovani ricercatori all’estero, in un dialogo con Miur e mondo delle università”, ha precisato Ferrieri ricordando il prestigioso ‘Premio Angi’ celebrato nel dicembre scorso alla Camera.

Nicolò Quattrini della start-up Affidaty ha voluto sottolineare come spesso si adoperi a sproposito il termine di innovazione. “Parlare serve a poco se poi non si imbriglia un progetto: il protocollo d’intesa infatti è stato possibile proprio grazie alle nuove tecnologie, mettendo in contatto il presidente Angi Ferrieri con il presidente della Fije argentina Juan Manuel Barrero (che ha mandato i suoi saluti in un video, ndr). Uno dei progetti di Affidaty volto a snellire il legame tra le tecnologie e i rapporti internazionali, quindi i problemi reali degli apparati burocratici. Centrale in questo progetto è l’idea della blockchain. Parliamo spesso di fuga di cervelli, come di una fuga da un sistema che non sa valorizzare il talento. Per noi è un onore poter essere utili al sistema italiano. Questo deve però essere solo il punto d’inizio: mettiamoci d’accordo per cambiare davvero il mondo, gettando il cuore oltre l’ostacolo. Se Leonardo Da Vinci fosse qui con noi oggi ci direbbe di muoverci”, ha commentato Quattrini. Dario Marciano di Affidaty ha citato Satoshi Nakamoto la cui opera geniale oggi è semplicemente conosciuta come Bitcoin. E’ una tecnologia che ha aperto possibili scenari, non ancora del tutto compresi, con un potenziale enorme. Si tratta di poter porre le basi a nuovi ecosistemi nella vita quotidiana delle persone, con uno scambio d’informazioni in maniera sicura. La nostra azienda crede molto nelle relazioni internazionali e lo sviluppo della tecnologia serve a potenziare le relazioni. Il presupposto di tutto questo è la globalizzazione che dematerializza i confini.  Il nostro modello di blockchain in modalità ‘Robin Hood’ non toglie ai ricchi per dare ai poveri: esso però elimina gli intermediari, che prendono una commissione, e ridistribuisce la ricchezza. L’idea è vendere un prodotto senza l’intermediario…Non si perdono posti lavoro, perché si collocano i lavoratori in settori diversi”, ha spiegato Quattrini anticipando che a breve ci sarà il lancio di un’applicazione destinata alla gestione in ambito didattico e scolastico.

Sono intervenuti anche alcuni giovani imprenditori. Andrea Zanotti di KPI6 che si occupa della gestione dell’overflow dei dati che riguardano aziende e brand: diventa sempre più importante la conoscenza della reputazione on line di cui gode un marchio e ciò è possibile tramite l’analisi dei feedback degli utenti in rete. Alberto Lenza di tNotice ha parlato di nuove forme di recapito digitale tra aziende e cittadini, mentre ancora oggi in Italia abbiamo quasi duecento milioni di raccomandate che spesso non arrivano. Roberto Macina di uFirst ha illustrato l’idea alla base di un’applicazione per il risparmio di tempo in favore del cittadino nella fruizione dei servizi, facilitando l’utente in maniera smart. (Simone Sperduto/Inform)

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