direttore responsabile Goffredo Morgia
Registr. Trib. Roma n.338/2007 del 19-07-2007
INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

Convegno Inas Cisl: interventi del Direttore Generale Inps Gabriella Di Michele, del Direttore Generale Inail Giuseppe Lucibello e della Segretaria Generale Cisl Annamaria Furlan

PATRONATI

 

 

ROMA – La sessione conclusiva dell’incontro realizzato dal Patronato Inas Cils sul tema “Prossimità: Inascolto della persona”  è stata caratterizzata dall’intervento di Gabriella Di Michele, Direttore Generale Inps, che ha espresso parole di apprezzamento per il lavoro del Patronato. “Ho sempre considerato la persona che lavora per il Patronato come un collega. Se da dieci anni l’Inps riesce a operare attraverso la digitalizzazione, lo fa soprattutto grazie al contributo umano del Patronato: tutto questo riuscendo a ribaltare il rapporto con il cittadino, ossia rimettendo al centro la persona. Ma questo potrebbe non bastare – ha aggiunto Di Michele – perché per reggere l’urto a fronte della perdita di risorse umane occorre una pubblica amministrazione allargata, all’interno di un ‘Sistema Paese’ chiamato Italia. Inps e Inail possono realizzare il programma di questo Governo solo se si hanno risorse umane dedicate: parliamo di far fronte alla previdenza, alla ‘quota cento’ e al reddito di cittadinanza”. Anche Giuseppe Lucibello, Direttore Generale Inail, ha toccato temi importanti come il turn over e gli infortuni sul lavoro. “Abbiamo delle macroaree per analizzare le problematiche sugli infortuni, in maniera differenziata per territorio e anche in funzione di un re-inserimento lavorativo. Sulla ‘quota cento’, considerando le minori risorse di prossimità, possiamo dire che si può operare con un turn over soltanto calibrando le uscite con i flussi d’ingresso”.

Ha chiuso i lavori Annamaria Furlan, Segretaria Generale Cisl,  che si è detta soddisfatta di aver ascoltato parole lusinghiere sull’attività dei patronati, ringraziando la politica di questo. “Per noi le parole più lusinghiere sono però i grazie degli uomini e delle donne che trovano risposte ai loro bisogni attraverso i nostri servizi. Persone e lavoro sono la stessa cosa: la dignità è il lavoro. I bisogni delle persone non hanno graduatoria di dignità: così il diritto alla casa, il diritto alla pensione, il diritto al lavoro sono tutti egualmente importanti. Che sia di natura politica, contrattuale o di servizio tutta la nostra attività contribuisce all’aiuto dei cittadini nonostante i tagli a Caf e Patronati, nonché i tanti ostacoli da superare e non solo economici. Nonostante tutto e tutti, siamo sempre riusciti a garantire servizi e dignità”, ha commentato Furlan. “Grazie al sindacato confederale sono stati salvati tanti posti di lavoro e tante imprese; attraverso noi, sono stati offerti numerosi servizi di prossimità. Rappresentiamo anche i giovani disoccupati, che vengono da noi per trovare consigli e indirizzi giusti. Necessitiamo di risorse per essere più efficaci ed efficienti ma senza mai perdere di vista la dimensione umana tra concertazione istituzionale, contrattazione e servizi”, ha aggiunto Furlan precisando che sicuramente Caf e Patronati Inas Cisl daranno la loro disponibilità per il reddito di cittadinanza. “Tuttavia il reddito di cittadinanza deve anche accompagnare al lavoro e questo lavoro va prima creato. C’è un’intera area del nostro Paese, come il Sud, che non ha lavoro. Forse nel Nord sono possibili tre offerte di lavoro a persona; ad Agrigento, Reggio Calabria e Avellino sarà più complicato offrire tre posti di lavoro in funzione della concessione o meno del reddito di cittadinanza. Ad oggi questo Governo ancora non ha sentito la necessità di un confronto con le parti sociali. Le leve fondamentali per costruire il futuro sono la formazione e le infrastrutture: è stato sbagliato tagliare l’alternanza scuola-lavoro che era l’unico elemento che teneva insieme le realtà territoriali e le imprese. Vogliamo un Paese che non ragioni per sussidi ma che concorra a creare lavoro”.  (Simone Sperduto -Inform)

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