direttore responsabile Goffredo Morgia
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INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

Alla Casa del Cinema di Roma i docufilm dedicati alla campagna di sensibilizzazione “CinemArena” realizzata in Africa sui pericoli delle migrazioni irregolari

EVENTI

Campagna finanziata con il Fondo Africa del Maeci e realizzata da AICS e OIM con il supporto del team Overland, in sinergia con il Ministero dell’Interno

Luigi Maria Vignali (Maeci- Dgit): Una campagna d’informazione forte, chiara e convincente sui rischi celati dietro alle tratte irregolari

Giorgio Marrapodi (Maeci – Dgcs): La nostra cooperazione allo sviluppo eccelle nel settore rurale, ma anche nell’istruzione, nella sanità e nella tutela del patrimonio culturale

Luca Maestripieri (Aics):  CinemArena, uno strumento in grado di coniugare lo svago alla condivisione di problemi come quello delle migrazioni irregolari

ROMA – Si è tenuta ieri alla Casa del Cinema di Roma, nel cuore di Villa Borghese, la serata di CinemArena presentata dal giornalista Paolo Fratter che ha visto la proiezione del docufilm “Storie d’Africa” di Piero Cannizzaro e di un breve documentario di Paolo Colangeli sulla campagna informativa condotta in Africa occidentale per sensibilizzare le popolazioni locali sui rischi legati alle migrazioni irregolari. Avviato nel 2002 dalla Cooperazione Italiana, il progetto CinemArena ha girato per anni lungo le strade di tutto il mondo svolgendo attività di sensibilizzazione su numerosi temi. L’edizione 2018/2019 di CinemArena, finanziata con il Fondo Africa del MAECI (Direzione Generale per gli Italiani all’Estero – Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo) e realizzata dall’AICS (Agenzia italiana per la Cooperazione allo Sviluppo) insieme all’OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni), ha trattato dunque dei pericoli che i migranti irregolari corrono lungo le rotte migratorie. Si è operato su questo tema in sinergia con la Campagna del Ministero dell’Interno e dell’OIM “Aware Migrants”. La serata alla Casa del Cinema di Roma è stata quindi un’occasione per condividere i risultati di questa iniziativa e per incontrare promotori e protagonisti del progetto, compresi i due partner che hanno guidato le carovane lungo le strade dell’Africa: il team di Overland (in Senegal, Nigeria, Gambia e Guinea) e la ONG “Bambini nel Deserto” (in Costa d’Avorio).

Nel corso dell’incontro Luigi Maria Vignali, Direttore Generale del Maeci per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie, ha spiegato i vantaggi di questa tipologia di iniziative rispetto ad altre forme di sensibilizzazione. “CinemArena ha il vantaggio innegabile di poter arrivare davvero ovunque sul territorio in maniera capillare, così come è stato realizzato appunto nelle zone dell’Africa occidentale interessate. Ha inoltre la capacità di essere coinvolgente e di trasformare in momento aggregativo e di festa quella che in realtà è una campagna d’informazione importante”, ha spiegato Vignali. “Si arriva a coniugare quindi l’aspetto magico del cinema all’aperto con quello concreto della consapevolezza – ha aggiunto il Direttore Generale – chiamando a testimoniare gli stessi abitanti dei villaggi che hanno conosciuto i pericoli legati alle migrazioni irregolari. E’ una campagna d’informazione forte, chiara e allo stesso tempo convincente sui rischi celati dietro alle tratte irregolari. Infine la considero – ha concluso Vignali – una campagna tridimensionale, nel senso che esporta e coniuga tre fattori: l’aspetto informativo, l’empatia e la nostra cultura nel mondo”.

Giorgio Marrapodi, Direttore Generale del Maeci per la Cooperazione allo Sviluppo, ha sottolineato l’importanza dello strumento cinematografico per divulgare queste tematiche. “Il mezzo di comunicazione del cinema ci sta dimostrando quando sia utile questo strumento per incrementare la consapevolezza nelle stesse campagne di cooperazione. La nostra cooperazione allo sviluppo, nei Paesi in cui operiamo, eccelle già da tempo nei settori delle filiere e della produzione, in particolare nel settore rurale, ma anche nell’istruzione, nella sanità e nella tutela del patrimonio culturale. L’intento del messaggio, che abbiamo lanciato con questa campagna specifica sulle migrazioni, non è quello di dire alle persone di non spostarsi dai propri Paesi d’origine, bensì di farlo in modo consapevole”, ha spiegato Marrapodi.

Luca Maestripieri, Direttore dell’Aics, ha elogiato il progetto CinemArena quale strumento in grado di coniugare lo svago alla condivisione di problemi come quello delle migrazioni irregolari. “Sarebbe utile portare uno strumento come CinemArena anche in molte piazze italiane, perché nel nostro Paese spesso sembra non esserci una percezione davvero reale del fenomeno migratorio. E’ sbagliato fermare il sogno di quelle persone che vogliono andare alla ricerca di condizioni di vita migliori; è però altrettanto opportuno studiare delle linee guida operative più efficaci per il contrasto dei fenomeni migratori irregolari”, ha commentato Maestripieri che ha annunciato la convocazione di una prossima riunione a Dakar proprio su questi temi. Federico Soda, Direttore dell’Ufficio OIM di Coordinamento per il Mediterraneo, ha rimarcato come il senso di questo progetto sia quello di rendere le migrazioni consapevoli. “Dal 2018 abbiamo raggiunto 75 mila persone in cinque Paesi africani. Credo che, oltre alle campagne informative, siano indispensabili a questo punto anche politiche migratorie maggiormente lungimiranti, soprattutto a livello europeo”, ha precisato Soda. Simonetta Di Cori (Agenzia AICS) ha ricordato il duro lavoro di due anni per portare a compimento questa campagna informativa 2018-2019, realizzata anche grazie al supporto di esperti partiti dall’Italia: “è stata un’esperienza unica, fatta di una magia che solo chi è stato sul posto può capire”, ha evidenziato Di Cori. Hanno infine portato i saluti anche lo storico responsabile del team Overland, Beppe Tenti, e il regista Piero Cannizzaro, autore del docufilm “Storie d’Africa”. Cannizzaro ha annunciato che a breve si potrà assistere alla proiezione integrale del film in un noto cinema di Roma. (Simone Sperduto/Inform)

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