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INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

Al via al Maeci la Conferenza degli Addetti Scientifici: “Tecnologie del mare e l’innovazione che parla italiano”

 FARNESINA

Consegnato il Premio Farnesina al ricercatore Alessio Fasano e il fondatore di start up italiana all’estero Luca Verre

Moavero Milanesi (Maeci): Per quanto riguarda la visibilità scientifica i nostri addetti sono la punta di diamante della presenza italiana nel mondo

Marco Bussetti (Miur):  Viviamo nella società della conoscenza e l’Italia ha il dovere di essere protagonista

ROMA – Si è aperta alla Farnesina la Conferenza degli Addetti Scientifici dal titolo dal titolo “Tecnologie del mare e l’innovazione che parla italiano”: un settore dove l’Italia può vantare una posizione prestigiosa grazie soprattutto ai suoi addetti scientifici e ai ricercatori sparsi per il mondo. A loro sono andati i saluti di Vincenzo De Luca, Direttore Generale del Maeci per la Promozione del Sistema Paese, oltre che naturalmente alle autorità presenti, in particolare al Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Enzo Moavero Milanesi, e al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti. “Si tratta di un settore strategico – ha sottolineato De Luca – poiché tra l’altro oltre il 10% del pil italiano proviene proprio dalle tecnologie e dalla ricerca in campo marittimo”.

Enzo Moavero Milanesi si è rivolto direttamente agli addetti scientifici presenti. “Siete la punta di diamante della presenza italiana nel mondo per quanto riguarda la visibilità scientifica. Citando Pasteur mi viene da ricordare come la scienza non abbia patria perché la conoscenza è un patrimonio dell’umanità: questa è la sintesi del perché siamo qui e del perché molti di voi siano in giro per il mondo. La patria della scienza è l’uomo stesso”, ha affermato il Ministro Milanesi parlando quindi della prospettiva di sviluppo, sostenibile e orientata alle tematiche sociali e ambientali; ha altresì precisato come nel prestigioso Cern di Ginevra la nazionalità più rappresentata sia proprio quella italiana. “Il mare non è più una risorsa infinita ed è anzi, oggi più che mai, in grave pericolo: è pertanto una realtà preziosa da curare e preservare. Occorre quindi una ‘crescita blu’, ossia utilizzo saggio di questa ricchezza. Il Premio Farnesina vuole riconoscere una piena gratitudine a chi ha dato, come voi ricercatori, lustro all’Italia proprio nel campo della ricerca e dell’evoluzione tecno-scientifica”, ha concluso Moavero Milanesi premiando personalmente il ricercatore Alessio Fasano e il fondatore di start up italiana all’estero Luca Verre. “Questo è un riconoscimento per tutta la comunità scientifica da parte dell’Italia”, ha commentato il Ministro consegnando i premi. “Non siamo cervelli in fuga ma siamo parte globale di un qualcosa che non ha confini e siamo attaccati alla nostra terra, dal punto di vista non solo affettivo ma anche pratico”, ha dichiarato Fasano ringraziando Ambasciate e Consolati. Verre ha invece sottolineato l’importanza del modello delle start-up. “La scelta della start-up è difficile ed è una scelta che richiede sacrifici. In Francia, dove lavoriamo, c’è un ecosistema molto favorevole alle start-up”, ha affermato Verre.

Il Ministro Marco Bussetti ha spiegato l’importanza di un sistema di ricerca scientifico di alto livello. “Vorrei parlare di una rivoluzione copernicana con la ricerca al centro delle politiche di sviluppo dell’Italia, consapevoli che la competizione è globale e occorre eccellenza in vari settori: quindi serve fare sistema per un benessere individuale e collettivo. Viviamo nella società della conoscenza e l’Italia ha il dovere di essere protagonista”, ha spiegato Bussetti introducendo il tema dell’ internazionalizzazione e dell’implementazione del flusso dinamico interno per rendere più attrattiva l’Italia. “Dobbiamo proiettarci verso l’avvenire che prevede sfide epocali. Gli addetti scientifici e la diplomazia scientifica hanno un ruolo determinante nella quarta rivoluzione in atto, ossia quella digitale e tecno-scientifica. Occorre in questo scenario trasformare le idee in brevetti e in prototipi sul mercato. Come Governo sosteniamo e sosterremo le vostre azioni”, ha aggiunto Bussetti parlando di un piano nazionale della ricerca innovativa, partendo dal basso e quindi dai territori e dalle imprese. “Puntiamo ad armonizzare le esigenze nazionali e internazionali, in particolare nella dimensione europea, per una crescita economica responsabile e sostenibile finalizzata al benessere diffuso. Vogliamo creare un partenariato pubblico e privato coinvolgendo le nostre università e trasportandole in una dimensione internazionale”, ha sottolineato Bussetti menzionando importanti e recenti accordi e momenti di confronto come la Dichiarazione di Roma oppure la conferenza per unire il ‘Mare Nostrum’ attraverso la ricerca. Il Ministro ha sottolineato l’importanza di un coordinamento europeo per la ricerca marittima, nel quale un ruolo centrale deve essere svolto dal Miur e dal Cnr: su tutte è stata ricordata l’agenda Blue Med per la cosiddetta ‘crescita blu’ tra tutti gli attori nel Mediterraneo. (Simone Sperduto/Inform)

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