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INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

A Monaco Principato l’incontro con il sociologo Mario Abis sul tema “L’italiano e la rete, le reti per l’italiano”

LINGUA ITALIANA

Un’iniziativa organizzata dalla locale Società Dante Alighieri nell’ambito della Settimana della lingua italiana nel mondo

 

MONACO PRINCIPATO – Si è svolto venerdì scorso presso l’Auditorium Rainier III di Monaco (Principato) l’incontro con Mario Abis, professore di Sociologia dei media dell’Università di comunicazione e lingue (Iulm) e direttore generale del Centro Ricerche Makno & Consulting, sul tema “L’italiano e la rete, le reti per l’italiano”. 

L’iniziativa, organizzata nell’ambito della Settimana della lingua italiana nel mondo, è stata introdotta dalla direttrice della locale Società Dante Alighieri Grazia Soffici. Presente anche l’ambasciatore  d’Italia nel Principato di Monaco, Cristiano Gallo. 

Abis ha incentrato la sua riflessione sulle relazioni con i media e sul consumo dei contenuti mediali nell’era della convergenza. Lo sfondo antropologico di queste trasformazioni riguarda soprattutto il valore e l’uso del tempo, il moltiplicarsi degli spazi di consumo mediale e l’aumentare del tempo che ogni individuo dedica all’altro mondo, quello virtuale.

L’oggetto osservato non è più l’individuo, ma la pratica e il contesto di fruizione del contenuto digitale. La domanda che ci si pone – sulla scorta degli insegnamenti di Marshall McLuhan “Il mezzo è il messaggio” – è innanzitutto: quanto vale un contesto rispetto ad un altro o la fruizione di un contenuto su un device rispetto ad un altro (ad esempio: stare in soggiorno seduti a guardare la Tv o in treno con uno smartphone)? E ancora: quali sono i livelli di attenzione, la voglia, la capacità, il bisogno, le motivazioni che spingono gli individui a passare da un device all’altro mantenendo traccia del contenuto? Chi entra in questi mondi per proporre un contenuto informativo, di fiction, di servizio o di comunicazione pubblicitaria, non deve mai dimenticare di misurare l’ecosistema mediale nel suo complesso, per determinarne ‘il valore’ dal punto di vista del potenziale di comunicazione.

Un’intensa lezione sul rapporto che abbiamo con la rete, su quanto tempo dedichiamo ai social, ad internet, su come sono cambiati i nostri atteggiamenti e le nostre abitudini e su come veniamo percepiti dalla rete, noi italiani. Un approfondimento che ha suscitato qualche preoccupazione lanciando insieme qualche buona notizia. La ricerca conferma infatti la comune percezione dell’Italia come Paese leader nella creazione dei migliori prodotti di design. Il “Made in Italy” è uno stile, un marchio, che rappresenta ancora oggi un fattore distintivo e di competitività per l’Italia. (Inform)

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