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INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

XVIII Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori d’Italia nel mondo, gli interventi dei Ministri Tajani e Piantedosi nella sessione “La sfida migratoria quale priorità internazionale”

FARNESINA

(Fonte immagine Farnesina)

ROMA – Nel corso della XVIII Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori d’Italia nel mondo alla Farnesina si è svolto il dibattito “La sfida migratoria quale priorità internazionale”. La sessione è stata aperta dagli interventi del Ministro degli Esteri Antonio Tajani e del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Il Ministro Tajani ha in primo luogo voluto ringraziare Piantedosi per la collaborazione data dal Ministero dell’Interno nelle ispezioni riguardanti le sedi consolari all’estero che saranno effettuate dal personale diplomatico in collaborazione con le forze dell’ordine : l’esempio è andato al rilascio di documenti come i visti, che riguardano la questione dell’immigrazione. “Dobbiamo affrontare in modo strutturale le questioni migratorie”, ha rilevato Tajani. “Dobbiamo valorizzare il diritto a non emigrare”, ha rimarcato Tajani riferendosi in modo particolare all’Africa e menzionando la questione delle liste dei Paesi sicuri per effettuare i rimpatri. Il Ministro ha inoltre evidenziato l’importanza del ruolo della formazione e della conoscenza della lingua italiana per quanti verranno regolarmente nel nostro Paese. “La conferenza odierna non è soltanto luogo di confronto ma anche di rafforzamento di una visione del nostro Paese nel mondo”, ha rilevato nel suo intervento il Ministro Piantedosi riferendosi all’incontro odierno con gli Ambasciatori italiani ai quali è andato il ringraziamento del Ministro dell’Interno per il supporto fornito su tematiche trasversali, quali appunto quelle migratorie. “Dove prevale l’assenza di regole si rafforzano le reti criminali e aumentano le tragedie umanitarie”, ha aggiunto Piantedosi. Il Ministro ha poi invitato a riflettere sull’importanza per gli Stati di riuscire a stare al passo coi tempi rispetto agli strumenti che sono in grado di mettere in campo potenti organizzazioni criminali. Il Ministro dell’Interno ha spiegato che, dalle informazioni rilasciate dagli stessi migranti al loro arrivo a terra, spesso di evince il dato eloquente relativo al cospicuo fatturato che ruota attorno alle organizzazioni che gestiscono i traffici di migranti: si ipotizza che esso sia di circa 6 miliardi a livello internazionale e si stima che il solo segmento che interessa l’Italia rappresenti il 20% del fatturato mondiale: chiaramente la tratta principale per l’Italia resta quella via mare passando per il Mediterraneo. Piantedosi ha anche evidenziato come le instabilità nei Paesi d’origine siano sicuramente una delle cause che spingono le persone a migrare. “Abbiamo provato a rafforzare la collaborazione con i governi dei Paesi d’origine”, ha sottolineato il Ministro menzionando tra gli esempi più virtuosi la Costa d’Avorio che ad oggi rispetto al passato conta arrivi irregolari quasi azzerati. Anche in Asia, con Paesi quali Bangladesh e Pakistan, sono stati siglati accordi importanti nel contrasto all’immigrazione irregolare. Accanto al contrasto dell’immigrazione illegale ci sono però anche progetti per l’accompagnamento di quanti vogliono rimpatriare volontariamente e per l’accompagnamento di quanti vogliono entrare regolarmente: in quest’ultimo caso la formazione è centrale. Sicurezza, sviluppo e cooperazione politica multilaterale per un approccio strutturale sono, secondo Piantedosi, strumenti chiave. In conclusione, Piantedosi ha rimarcato alcuni punti come l’approccio regionale e trans-regionale, i rimpatri volontari assistiti dai Paesi di transito a quelli d’origine e la valorizzazione dei percorsi di migrazione legale. (Inform)

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