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San Marino, doppie imposizioni pensionati ex lavoratori frontalieri: la deputata Onori (Azione – ripartizione Europa) interroga i Ministri dell’Economia e degli Esteri

CAMERA DEI DEPUTATI

 

ROMA – La deputata di Azione Federica Onori (Ripartizione Europa) ha presentato un’interrogazione a risposta scritta ai Ministri dell’Economia e degli Esteri sulle doppie imposizioni fiscale per la categoria dei pensionati, ex lavoratori frontalieri a San Marino. Nel testo si chiede se si ritenga opportuno avviare  quanto prima e per quanto di competenza “un tavolo tecnico bilaterale ad hoc che possa risolvere con mutuo accordo tra gli Stati difficoltà o dubbi di interpretazione in ordine all’ambito della Convenzione contro le doppie imposizioni, così come previsto ai sensi della circolare applicativa emanata dalla Segreteria di Stato per le finanze e il bilancio della Repubblica di San Marino il 7 febbraio 2014”. “La legge n. 88 del 2013 di ratifica ed esecuzione della Convenzione tra Italia e San Marino per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito – ricorda nell’interrogazione la deputata – è entrata in vigore a luglio 2013, tuttavia permangono ormai da anni problematiche irrisolte in merito alla doppia imposizione fiscale, sollevate in particolar modo dalla categoria dei pensionati, ex lavoratori frontalieri; in base all’articolo 18, paragrafo 1, della recepita Convenzione, le pensioni e le altre remunerazioni analoghe pagate ad un residente di uno Stato contraente sono tassabili esclusivamente nel Paese di residenza del beneficiario, a condizione che il beneficiario di tali redditi sia assoggettato a imposizione nello Stato di cui è residente e conformemente alla legislazione di detto Stato. In caso contrario, detti redditi sono imponibili nello Stato dal quale provengono; al di là della normativa in vigore, – si legge ancora nell’interrogazione – permane una realtà di doppia tassazione che affligge da vicino alcune migliaia di pensionati ex frontalieri e le rispettive famiglie, come ad aprile 2024, evidenziato dalla delegazione del Comites San Marino in occasione dell’incontro con S.E. Colaceci, nuovo Ambasciatore d’Italia nella Repubblica di San Marino; il Comites San Marino ha sottolineato che ‘A parte le dichiarazioni di circostanza ancora non si vedono segnali reali di un’inversione di tendenza e nel frattempo metà della pensione se ne va in tasse’”. “Il problema di fondo – spiega nel testo la Onori – è l’interpretazione della stessa norma e in particolare del concetto di ‘pensioni di sicurezza sociale’. Nessuna convenzione bilaterale ne dà spiegazione, lasciando che venga interpretata da ciascuno Stato”. (Inform)

 

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