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Mattarella: “Non c’è democrazia senza tutela dei diritti fondamentali di libertà”

QUIRINALE

Il Presidente della Repubblica ha aperto a Trieste la Settimana Sociale dei Cattolici in Italia

“Democrazia ‘della maggioranza’ , insanabile contraddizione, per la confusione tra strumenti di governo e tutela della effettiva condizione di diritti e di libertà”

(Fonte foto Presidenza della Repubblica)

TRIESTE – “È la pratica della democrazia che la rende viva, concreta, trasparente, capace di coinvolgere. Non è democrazia senza la tutela dei diritti fondamentali di libertà, che rappresentano quel che dà senso allo Stato di diritto e alla democrazia stessa”. Lo ha sottolineato il Presidente della Repubblica aprendo ieri a Trieste, con una Lectio Magistralis,  la 50^ edizione della Settimana Sociale dei cattolici in Italia. “La democrazia non si esaurisce nelle sue norme di funzionamento, ferma restando, naturalmente, l’imprescindibilità della definizione e del rispetto delle ‘regole del gioco’”, ha detto il Capo dello Stato, richiamando  anche il pensiero di Norberto Bobbio il quale “ricordava che le condizioni minime della democrazia sono esigenti: generalità ed eguaglianza del diritto di voto, la sua libertà, proposte alternative, ruolo insopprimibile delle assemblee elettive e, infine, non da ultimo, limiti alle decisioni della maggioranza, nel senso che non possano violare i diritti delle minoranze e impedire che queste possano, a loro volta, divenire maggioranza”. “Una democrazia ‘della maggioranza’ sarebbe, per definizione, una insanabile contraddizione, per la confusione tra strumenti di governo e tutela della effettiva condizione di diritti e di libertà”, ha avvertito il Presidente . “Al cuore della democrazia vi sono le persone, le relazioni e le comunità a cui esse danno vita, le espressioni civili, sociali, economiche che sono frutto della loro libertà, delle loro aspirazioni, della loro umanità: questo è il cardine della nostra Costituzione. Questa chiave di volta della democrazia opera e sostiene la crescita di un Paese, compreso il funzionamento delle sue Istituzioni, se al di là delle idee e degli interessi molteplici c’è la percezione di un modo di stare insieme e di un bene comune”. “La condivisione intorno a valori supremi di libertà e democrazia è – ha rimarcato il Capo dello Stato – il collante, irrinunciabile, della nostra comunità nazionale”. “Oggi – ha continuato – , proprio nel continente che ne è stato la culla, si avverte la necessità di costruire una solida sovranità europea che integri e conferisca sostanza concreta e non illusoria a quella degli Stati membri. Che consenta e rafforzi la sovranità del popolo disegnata dalle nostre Costituzioni ed espressa, a livello delle istituzioni comunitarie, nel Parlamento Europeo”. Nel passo conclusivo del suo intervento il Presidente Mattarella ha affermato:  “La Repubblica ha saputo percorrere molta strada, ma il compito di far sì che tutti prendano parte alla vita della sua società e delle sue Istituzioni non si esaurisce mai.  Ogni generazione, ogni epoca, è attesa alla prova della ‘alfabetizzazione’, dell’inveramento della vita della democrazia. Prova, oggi, più complessa che mai, nella società tecnologica contemporanea. Ebbene, battersi affinché non vi possano essere più ‘analfabeti di democrazia’ è causa primaria e nobile, che ci riguarda tutti. Non soltanto chi riveste responsabilità o eserciti potere. Per definizione, democrazia è esercizio dal basso, legato alla vita di comunità, perché democrazia è camminare insieme”.  (Inform)

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