QUIRINALE
(Fonte foto Presidenza della Repubblica)
ROMA – “Da ventuno anni, il Foro testimonia uno stretto legame che si intende ulteriormente rafforzare, offrendo uno spazio di confronto privilegiato, affinché l’ottimo rapporto bilaterale tra i nostri Paesi giochi anche un ruolo significativo nel concerto europeo. Questo anno segna il 160º anniversario dall’instaurazione delle relazioni diplomatiche tra Spagna e Italia: è, di per sé, un percorso imponente. Un’amicizia salda, che si rafforza costantemente attraverso i rapporti tra le nostre società civili, rapporti intessuti dalle azioni dei governi, del mondo delle imprese, delle istituzioni scientifiche e culturali”. Queste le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha rivolto un saluto e il benvenuto al Quirinale ai rappresentanti dei Governi di Spagna e Italia, alla Vicepresidente esecutiva della Commissione Europea Ribera Rodríguez, a tutti i partecipanti al XXI Foro di Dialogo Italia-Spagna. Spagna e Italia sono “alleate naturali di fronte alle grandi sfide geopolitiche, economiche, ambientali”, ha detto il Capo dello Stato. “La nostra comune posizione geografica, le articolazioni sociali ed economiche delle rispettive società, i valori condivisi, sono di per sé eloquenti manifestazioni delle nostre convergenze”, ha aggiunto. “L’alveo naturale e primario in cui operare, affinché le nostre posizioni esercitino influenza in sede internazionale, è rappresentato dall’Unione Europea”, ha ricordato Mattarella rimarcando che “in un momento storico caratterizzato da sfide globali sempre più complesse, in un panorama geopolitico sempre più competitivo, la collaborazione fra Spagna e Italia è decisiva per consentire all’Europa di svolgere un ruolo guida sulla scena internazionale”. “A Bruxelles possiamo presentare iniziative condivise su una molteplicità di settori” ha detto il Presidente osservando che “molte di queste aree il Foro di dialogo Italia-Spagna le ha affrontate”: “Penso al tema della sicurezza alimentare, che richiede un’azione coordinata per costruire sistemi sostenibili, resilienti e inclusivi, capaci di superare gli impatti del cambiamento climatico. Lo stesso vale per la difesa europea e per l’architettura di sicurezza del continente”. A tale proposito il Capo dello Stato ha evidenziato come la “mancata realizzazione” della Difesa comune europea manifesti oggi “tutte le drammatiche conseguenze dell’inazione nel processo d’integrazione”: “Nel mutato quadro geopolitico, l’Unione sconta oggi un ritardo che impone urgenza e visione, anche per ridurre le attuali carenze strategiche”. E “uguale ritardo riguarda il completamento del mercato comune: “ Oggi è indispensabile rafforzare la capacità europea di crescere e generare opportunità, garantendo accesso equo ai benefici economici. È la ‘quinta libertà’ proposta nel Rapporto Letta”, Spagna e Italia “possono essere protagoniste a Bruxelles, unitamente agli altri partner europei, raccogliendo le istanze che arrivano dagli attori del nostro rapporto bilaterale, che il Foro di Dialogo così proficuamente raccoglie in uno scambio prezioso”, ha concluso il Presidente della Repubblica. (Inform)