ITALIANI ALL’ESTERO
Il consigliere regionale Enrico Bullian (Pat-Civ) in dialogo con Anderson Felipe Peruzzo De Carvalho del Comune di São Domingos (Stato di Santa Catarina)
(Fonte foto Regione Friuli Venezia Giulia
TRIESTE – “Emigrazione e mantenimento delle parlate venete in Brasile da generazione a generazione. Una storia di oltre un secolo”: è l’incontro che si terrà sabato 27 dicembre, dalle 11, presso la sala consiliare di Turriaco (Gorizia), organizzato dal Gruppo costumi tradizionali bisiachi in collaborazione con il Comune di Turriaco e con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia. Ad annunciare l’evento è il consigliere regionale Enrico Bullian (Patto per l’Autonomia-Civica Fvg) ,che dialogherà con Anderson Felipe Peruzzo De Carvalho del Comune di São Domingos, Stato di Santa Catarina. L’incontro è aperto a tutti. “Anderson – spiega Bullian, già sindaco della cittadina isontina – è ospite a Turriaco per alcuni giorni e ha già collaborato con il Gruppo dei costumi bisiachi quando hanno svolto una trasferta in Brasile nel corso del 2024, quando i nostri ambasciatori della Bisiacaria nel mondo hanno incontrato la comunità dei Taliani di Sao Domingos”. “A 11mila chilometri da casa – prosegue il consigliere – , i nostri bisiachi attraverso il dialetto si sono parlati con naturalezza con i discendenti di questi veneti emigrati a partire dalla seconda metà dell’Ottocento, ma che hanno mantenuto la loro parlata, il Talian appunto (ormai una sorta di veneto-brasiliano). Nel passaggio fra varie generazioni – aggiunge il consigliere – è stato preservato l’uso della parlata veneta, nonostante in alcune epoche storiche lo Stato Brasiliano avesse proibito l’uso di lingue diverse dal portoghese, anche in ambito domestico. Dal 2014 è stato dichiarato come parte del patrimonio culturale del Brasile. Chi oggi usa il Talian in Brasile spesso non è mai stato in Italia e la loro comunità era la prima volta che riceveva una visita organizzata di italiani. Davvero una storia significativa che fa riflettere sul mantenimento dell’identità nella nostra emigrazione, che credo vada tenuta presente anche quando parliamo di immigrazione”. “Fra gli emigranti dell’epoca, dai racconti riportati, ci furono persone più anziane che non impararono mai il portoghese e che si finsero sordomute durante i controlli delle autorità brasiliane. Ad esempio, il trisavolo di Anderson partì da Enego, in provincia di Vicenza, a fine Ottocento e suo bisnonno nacque nel corso della traversata transatlantica sulla nave. Anderson ora è per la prima volta in Italia e siamo orgogliosi che proprio a Turriaco – conclude Bullian – potrà raccontare queste storie da preservare, non solo per interesse culturale, ma anche perché è bene sapere che difficoltà vissero i nostri progenitori non così tanti anni fa”. (Inform)