ITALIANI ALL’ESTERO
ROMA – Si è svolta a Roma , presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani (Senato), la XVIII edizione delle “Giornate dell’Emigrazione”, organizzata dall’Associazione Asmef, guidata da Salvo Iavarone. Nell’ambito dell’incontro si sono svolte due sessioni: la prima è stata dedicata ai “Borghi – problemi e soluzioni per le aree interne”, la seconda si è sviluppata intorno al tema del “Turismo delle radici”. La terza parte dell’incontro invece è stata dedicata alla consegna dei “Premi Eccellenza Italiana come Vetrina Internazionale” arrivata alla sua XIII edizione. I lavori sono stati introdotti da un video messaggio del senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri che ha ringraziato il Presidente dell’Asmef Salvo Iavarone per il costante contributo e l’impegno a difesa dei borghi che rischiano lo spopolamento. Il senatore ha anche segnalato che sono circa ottanta milioni gli oriundi italiani nel mondo e che lo spopolamento dei borghi deve essere affrontato anche tenendo conto delle nuove tecnologie, come la banda larga se si vuole ridare vita a questi piccoli centri abitati.
Nel suo intervento il Presidente Salvo Iavarone ha sottolineato come il turismo delle radici possa rappresentare una risorsa per superare parzialmente il problema dello spopolamento dei borghi. Un tema che appassiona, ha evidenziato , soprattutto quando si ha la possibilità di “interloquire con i tanti emigrati che ci chiamano”, “è una grande galassia quella nel mondo degli emigrati”, ha aggiunto Iavarone che ha poi rilevato come i tanti milioni di oriundi all’estero, che sono numericamente superiori alla popolazione residente in Italia , possano rappresentare una grande risorsa per il nostro Paese se si creano le giuste condizioni. Iavarone ha anche ricordato il suo attivismo nell’ambito della Confederazione Italiani nel Mondo di cui è vice presidente. Al dibattito sui problemi dello spopolamento e della sopravvivenza dei piccoli borghi, moderato dalla giornalista Barbara Politi, sono intervenuti tra gli altri il deputato Simone Billi, presidente del Comitato per gli italiani nel Mondo della Camera, che, attraverso un videomessaggio, ha rilevato come “lo spopolamento dei borghi sia una vera emergenza sociale, demografica e culturale. Oggi in Italia, – ha spiegato il deputato eletto nella ripartizione Europa – abbiamo molti comuni con meno di 5.000 abitanti”. Billi ha anche ricordato come in questi piccoli centri, dove vive un sesto della popolazione, si concentri una parte enorme del nostro patrimonio storico e identitario, con molti comuni italiani che oggi sono considerati a rischio spopolamento. “Parallelamente – ha proseguito Billi – abbiamo l’altra faccia dell’Italia: i nostri connazionali nel mondo che secondo i dati Istat sono più di sette milioni, quindi sono la seconda regione d’ Italia dopo la Lombardia e prima del Lazio”. Il deputato ha poi aggiunto: “Sappiamo che la stragrande maggioranza delle famiglie immigrate è partita proprio da questi piccoli paesi, qui entra in gioco quindi il turismo delle radici al quale la Farnesina ha dedicato un progetto specifico del PNRR con venti milioni di euro e una rete di referenti regionali. Investimenti che parlano di un potenziale di circa sei milioni di arrivi all’ anno e di circa quattro miliardi di euro di ricavi legati ai viaggi di Italo discendenti nei luoghi di origine. Non è un turismo qualunque, chi torna nel paese dei nonni non fa turismo mordi e fuggi, ma è una persona che ha un legame emotivo con quel borgo ed è quindi più incline a tornare, spendere e investire”. Tra i relatori della sessione anche Domenico Mauriello, Segretario Generale di Assocamerestero , che ha ricordato come nel mondo, oltre agli oriundi italiani, siano presenti, circa duecentocinquanta milioni gli ‘Italian Lovers’, i cosiddetti italici, chi si avvicinano all’Italia per motivi affettivi, ovvero hanno sposato italiani, hanno investito in Italia, comprano mangiano e vestono italiano. Numeri importanti su cui le Camere di Commercio italiane all’estero sono chiamate ad operare. Mauriello ha anche ricordato come nel mondo le Camere di commercio italiane all’estero abbiano una storia ormai più che centennale. Vi sono 86 Camere presenti in 63 Paesi che riuniscono le comunità d’affari italiane nel mondo. In tutto nelle Camere vi sono 21mila soci, tra manager, imprenditori, professionisti italiani che operano all’estero.
Nel panel dedicato al turismo delle radici, coordinato da Silvana Virgilio, Vicepresidente ASMEF, è intervenuto tra gli altri Angelo Sollazzo, Fondatore e presidente emerito della Confederazione degli Italiani nel Mondo (CIM). Dopo i ringraziamenti Sollazzo ha voluto sottolineare come non si possa più identificare gli italiani all’estero con i portatori della “valigia di cartone”, perché oggi i connazionali che vivono fuori dai confini sono persone che occupano posti di rilievo: sono imprenditori, sono persone di successo, sono parlamentari. “Pensate che all’estero – ha rilevato in proposito Sollazzo – abbiamo 837 parlamentari d’origine italiana nei vari Parlamenti e 25 sono i ministri d’origine italiana Quindi una presenza particolarmente importante”. Il Presidente emerito ha poi sottolineato come gran parte degli 80 milioni di italiani-Italo discendenti si trovino in Brasile, in Argentina, negli Stati Uniti e in Canada. Sollazzo ha anche ricordato come la CIM, nata 31 anni fa, sia un grande contenitore, composto da associazioni, federazioni, circoli e altre strutture associative, presenti in trentasei nazioni nel mondo. Per quanto riguarda il turismo delle radici Sollazzo ha sottolineato la necessità di un maggior coinvolgimento dei contesti dove gli italiani all’estero sono presenti, come ad esempio il Brasile e l’Argentina, favorendo al contempo lo sviluppo dei borghi con nuove tecnologie e infrastrutture.
“Dobbiamo invogliare i giovani, – ha concluso Sollazzo – se veramente hanno questa intenzione, a ritornare nei borghi”. Fra gli altri interventi segnaliamo infine quello del deputato del Pd, eletto nella ripartizione America meridionale, Fabio Porta, che, dopo aver rilevato alcune criticità riguardanti il turismo delle radici, ha segnalato la sua proposta di legge volta ad inserire lo studio della storia dell’emigrazione italiana nel programma delle scuole italiane di ogni ordine e grado. “L’insegnamento di questa materia nelle scuole – ha poi evidenziato Porta – farà finalmente uscire le nostre comunità dal cono d’ ombra che vede gli italiani all’estero ancora racchiusi in un immaginario che è molto lontano dalla realtà di oggi”. La terza sezione, coordinata da Massimo Lucidi, Presidente Fondazione E-Novation, è stata dedicata alla consegna del “Premio Eccellenza Italiana Come Vetrina Internazionale”. (Nicolina Di Benedetto – Inform)