lunedì, 18 Novembre, 2013 in
NOTIZIE INFORM
ITALIANI ALL’ESTERO
Sicilia Mondo propone alla Regione l’istituzione di un Osservatorio per monitorare i giovani che lasciano la Sicilia alla ricerca di un avvenire migliore
CATANIA – Il presidente di Sicilia Mondo, Mimmo Azzia, ha scritto all’assessore regionale della Famiglia, Ester Bonafede, proponendo un Osservatorio per monitorare le migliaia di giovani studenti, neo laureati, operai specializzati, “in fuga” verso Paesi più promettenti, per ragioni di studio, di perfezionamento professionale, di realizzazioni, alla ricerca di un avvenire migliore.
Per le nuove generazioni – rileva Azzia – è divenuta una normalità navigare e comunicare tra di loro tramite skype o facebook, percorrere le vie del mondo, avendo scoperto di essere tra di loro più simili di quanto non si pensi. Con una grande voglia di esplorare, conoscere il mondo, cercare opportunità, sognare un futuro. Molti giovani partono con la prospettiva di inserimento nel mondo universitario, scientifico e culturale. Ma pensano al ritorno. Anche se la fuga di un prezioso capitale umano è un impoverimento per la società di origine, siamo convinti che andare all’estero, per studiare e perfezionarsi, rappresenta uno stimolo importante per la loro crescita professionale e umana. Ma anche una ricchezza per l’auspicabile ritorno di nuove professionalità ed esperienze.
Fuori – spiega Azzia -, chi conosce la lingua e possiede una professionalità, trova lavoro. Gli altri sono costretti ad adattarsi in lavori più umili presso alberghi, ristoranti o servizi presso aziende private. In attesa di meglio, imparano la lingua. Di positivo, solo la simpatia che riescono a portare come italiani. Nelle società ospitanti, le difficoltà non mancano: l’adattamento nella nuova società, la ricerca del lavoro, dell’alloggio. Spesso la solitudine.
Sicilia Mondo ritiene che la Regione debba subito aprire un dialogo operativo con questi giovani, studiare come dare loro un sostegno, testimoniando la sua vicinanza, non in termini di mera assistenza ma in termini di informazione, aggiornamenti su nuove opportunità, soprattutto rassicurandoli che non sono soli e che la Regione non li ha dimenticati. Il rischio che questi giovani non ritornino è reale. Da non sottovalutare perché la perdita sarebbe devastante. Nello stesso tempo, occorre predisporre progetti incentivanti per il loro reinserimento in Sicilia.
In questa direzione, Sicilia Mondo ritiene che il fenomeno della fuga, per le sue dimensioni umane e sociali, debba essere argomento di approfondimento e di studio con l’istituzione di un Osservatorio in grado di monitorare una mobilità di grande momento, di concerto con le Associazioni storiche di volontariato in emigrazione. Importante, non perdere il contatto. Ripensando sempre – conclude il presidente di Sicilia Mondo – che parlare di giovani significa parlare del futuro della nostra società. (Inform)