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Open Government Partnership 2022, aperti a Roma i lavori dell’European Regional Meeting

EVENTI

 

ROMA – L’Open Government Partnership (OGP), istituzione che riunisce 77 governi e migliaia di esponenti della società civile per promuovere i temi di governance democratica, inclusiva e responsabile, insieme ai Governi di Italia ed Estonia, ha organizzato l’European Regional Meeting. L’evento si tiene oggi e domani a Roma presso l’Auditorium Loyola. L’incontro ha riunito rappresentanti istituzionali dei Paesi partner dell’OGP, membri della società civile, esponenti del mondo accademico e giornalistico a vario titolo coinvolti nelle tematiche del “governo aperto”, per un confronto sui processi democratici, sulle procedure e i sistemi di governo e amministrazione delle nostre democrazie e sulle modalità per renderli più trasparenti, inclusivi, partecipativi e responsabili. Tra le numerose personalità che si sono già registrate all’evento sono stati presenti anche Ministri di governo, leader della società civile e influenti riformatori. Gli interventi di apertura sono stati di Paola Pisano (Consigliere per l’Economia Digitale e l’Innovazione Tecnologica del Governo italiano), di Taimar Peterkop (Segretario di Stato dell’Estonia) e di Paola Caporossi (co-fondatrice e Presidente ad honorem della Fondazione Etica). “Negli ultimi dieci anni l’OGP ha fatto grandi progressi l’agenda ha ampliato la propria portata includendo obiettivi di natura politica come la promozione della democrazia e la crescita inclusiva. Parleremo dell’indirizzamento strategico per il 2023 quale aggiornamento ed esercitazione per affrontare alcune sfide. L’OGP è stata una partnership crescente in Europa accogliendo sempre nuovi membri. Abbiamo un futuro luminoso soltanto se resteremo aperti”, ha affermato Pisano. “Bisogna far capire alle persone cosa sia un governo aperto diffondendo la cultura della trasparenza che è una priorità per un ambiente democratico: ossia per la pubblica amministrazione, per i cittadini e per i portatori di interesse. Dobbiamo dimostrare che un governo aperto rappresenta la premessa per garantire ai cittadini un servizio pubblico migliore, migliorando in primo luogo la macchina amministrativa. La Commissione europea afferma che la trasparenza è un elemento fondamentale”, ha spiegato dal canto suo Caporossi richiamando l’idea di una partecipazione consapevole. “Quello che rende unico l’OGP sono i principi fondanti ossia l’attuazione del cambiamento a partire dalla società civile. Questo principio è oggi sempre più messo sotto pressione: a volte bisogna prendere decisioni rapide avendo a disposizione pochi dati, per esempio come avvenuto per il Covid e per l’Ucraina. Conviveremo sempre con le crisi ed è importante che le partnership funzionino a livello di processo decisionale”, ha commentato Peterskop. Sanjay Pradhan (CEO di OGP) ha parlato di quali cambiamenti siano necessari nella governance a livello globale: contrasto alla corruzione e trasparenza negli appalti, politiche più inclusive e parità di genere, maggiore informazione e agenda digitale, contrasto al cambiamento climatico.

Nei tavoli di lavoro, moderati da Jon Alexander (New Citizenship Project), si è iniziato a dibattere a partire dal tema del sostegno dei valori democratici attraverso i governi aperti. Secondo il Democracy Report 2022 del V-Dem Institute, l’Europa è dove si concentra il numero più alto di democrazie liberali. Tuttavia lo stesso rapporto indica che tali democrazie si sono indebolite negli ultimi dieci anni in questi Paesi, eccezione fatta per alcuni. Si è parlato di decentramento, di coinvolgimento della base e del rapporto dall’alto verso il basso. Zuzana Wienk, esperta di anticorruzione, ha parlato di valori minati quando si intrattengono rapporti anche di natura economica con le autocrazie. “Bisogna rendere gli strumenti della democrazia a disposizione di tutti, anche nei piccoli centri”, ha sottolineato Wienk che ha vissuto gli anni dell’attivismo politico dopo la caduta del comunismo nell’est Europa. Gillian Dorner (OECD) in particolare ha invitato a rafforzare la fiducia nel governo aperto attraverso un’opera di ‘trust building’ e migliorare il livello di comunicazione. Paola Pisano ha parlato dell’importanza di accogliere le domande dei cittadini restituendogli un feedback; dal punto di vista più pratico sarà istituita una piattaforma per raccogliere i portatori di interesse. “Se abbiamo un governo aperto e coinvolgiamo i cittadini possiamo ottenere risultati condividendo le buone pratiche con gli altri Stati membri”, ha spiegato Pisano evidenziando l’importanza della valorizzazione dei servizi digitali. “Non si tratta semplicemente di trasporre i diritti dall’off-line all’on-line perché nello spazio digitale abbiamo altri diritti”, ha sottolineato Pisano. Aidan Eyakuze (Twaweza) ha parlato dell’importanza dell’accessibilità dell’OGP per quanti più Paesi sia possibile. Anabel Cruz (ICD Uruguay) ha ricordato la grande responsabilità dell’OGP che dall’anno prossimo avrà un nuovo piano strategico. “Passare da governi aperti a Stati aperti fino a società civile aperta”, questo il motto di Cruz lamentando come uno spazio civico aperto sia un qualcosa che ad oggi riguarda solo il 4% della popolazione mondiale. L’altro tavolo di lavoro, moderato da Tinatin Ninua (OGP), ha trattato il tema della ricostruzione e ripresa in Ucraina. “Occorre che la ricostruzione avvenga in modo responsabile ed efficiente”, ha commentato Ninua. Julda Kyelite (Commissione europea) ha ricordato la richiesta dell’Ucraina di associazione all’Unione europea, la quale ha a sua volta già fornito all’Ucraina aiuti umanitari e anche militari. “Il governo ucraino continua a funzionare così come in Ucraina continua a funzionare il settore finanziario”, ha spiegato Kyelite evidenziando che la ricostruzione avrà dei costi molto alti. “Il prossimo imminente passo sarà a Berlino in una riunione coordinata dal G7 e dalla Commissione europea”, ha ricordato Kyelite. La ripresa ucraina dovrebbe avvenire con un decentramento partendo dai livelli amministrativi locali. Oleksandr Yarema (Segretario di Stato dell’Ucraina) ha ringraziato tutti per il supporto della candidatura dell’Ucraina come membro dell’UE auspicandone anche l’ingresso nella NATO. “In Ucraina c’è integrazione della società civile nei processi decisionali e la guerra ha sospeso tali processi, ma stiamo studiando nuovi piani d’azione ‘open government’”, ha spiegato Yarema. Si è parlato della guerra in atto tra Russia e Ucraina che non ha comunque arrestato il lavoro dell’amministrazione ucraina, nonostante il danneggiamento di infrastrutture strategiche. “Abbiamo esempi di come la digitalizzazione abbia consentito anche ai cittadini di recuperare documenti smarriti”, ha evidenziato Yarema. Oleksandr Slobozhan (Association of Ukrainian Cities) ha ricordato come molti comuni abbiano continuato a erogare servizi aiutando i cittadini anche nel reperimento dei beni di prima necessità. (Inform)

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